Il club continua a segnare bilanci in attivo e così i nuovi proprietari possono penare a investire senza l’onere di dover ripianare debiti pregressi
È stata un’operazione lampo, almeno mediatamente, quella della cessione di parte delle quote dell’Atalanta a Stephen Pagliuca. L’umorismo d’affari americano assumerà il ruolo di co-chairman, ma la gestione del club, per ora, restare nelle mani di Antonio e Luca Percassi. Questa formula è quasi un unicum nel nostro calcio visto che, come sottolineato la Gazzetta dello Sport, i venditori non solo vengono pagati profumatamente per il pacchetto azionario ceduto ma continuano a gestire il bene, seppur in compartecipazione. Una formula che non sarebbe applicabile a quasi nessun altro club italiano, notoriamente in perdita.
I numeri dell’Atalanta che hanno convinto Pagliuca
Insomma, anche in questo caso l’Atalanta può fare scuola. I nerazzurri, infatti, sono stati scelti anche per i logo bilanci in attivo (l’ultimo, datato 31 dicembre 2020, segna utili per 51,7 milioni) e profitti che tra il 2016 e il 2020 hanno toccato i 129 milioni (i proventi dal mercato sono stati 378 milioni). Gli investitori, insomma, sono stati attratti dalla notevole marginalità del business nerazzurro, senza l’onere del ripianamento di eventuali debiti.
Boh speriamo in bene…..visti i precedenti delle altre società comprate da americani non c’è da stare allegri….
Se questa è una testata giornalistica dovrebbe almeno controllare i refusi…. Non si possono leggere almeno 4 errori dovuti al correttore automatico in un articolo di poche righe….
TIFOSI… DOVE SIETE???? SEMPRE PRONTI AD AZARE GLI SCUDI SE UN GIORNALISTA CI ATTACCA, MA OGGI DOVE SIETE FINITI???
FINE DI UN CICLO. PUNTO E STOP. ORA CAPISCO LA CESSIONE DI GOSENS A GENNAIO. SOLO PER FAR CASSA. UNO IN PIU’ UNO IN MENO PER LA CESSIONE NON CONTA NULLA.