Il politico e tifoso della Dea: “È a capo della Wittur che, in piena pandemia, non si è fatta scrupoli a licenziare 200 lavoratori dello stabilimento di Osio Sotto”
L’acquisto di parte del pacchetto azionario dell’Atalanta da parte del fondo americano con a capo Stephen Pagliuca ha diviso tifosi e critica tra chi vede in questo passaggio uno step decisivo per la crescita dei nerazzurri e chi, invece, pensa che la storia secolare della Dea possa essere sacrificata in nome del business. Qualche dubbio sull’integrità di Pagliuca è stata sollevata Daniele Belotti, politico e noto tifoso dell’Atalanta: “Nei giorni scorsi mi era sfuggito: ma il fondo Bain Capital è lo stesso che è proprietario della Wittur? Spieghiamo: il fondo è quello amministrato da Stephen Pagliuca neo super azionista dell’Atalanta – si legge sul suo profilo Facebook -. La Wittur è la multinazionale bavarese che un anno fa, quindi ancora con il dramma del covid a Bergamo, non si è fatta problemi a mettere in strada 200 lavoratori dello stabilimento Sematic-Wittur di Osio Sotto per trasferire la produzione in Ungheria. Come istituzioni bergamasche avevamo provato in tutti i modi (perfino coinvolgendo l’ambasciata tedesca) a richiedere un incontro a Monaco di Baviera con l’ad di Wittur, ma ci fu niente da fare, snobbati. Diciamo che per mister Pagliuca, se tutto coincide, non è un bel biglietto da visita per Bergamo ! Purtroppo…“.
Forse il denaro serviva per mettete in bonis la capigruppo perché potesse continuare ad operare, quindi scelta obbligata, oppure no ….da qui a giugno vedremo cosa accadrà e conunque conta e conterà chi avrà davvero il 50,1 % e se avrà volontà e denaro x investire nel calcio in tempi critici e duri.
Per noi tutti credo sarà sempre la nostra DEA.
Un caro saluto tra noi tutti tifosi o sportivi come qualcuno oggi preferisce definirsi
Vai DEA !!
Ma a Percassi che gli frega? L’importante è incassare, come ha sempre fatto dal primo minuto. È la parte di tifosi ebeti col paraocchi il problema. Quelli che ti dicono di cambiare squadra, se osi aprire gli occhi. E te lo dicono mentre sono chinati a 90 gradi…… 😄
Ma dove è arrivata la Dea ? Forse lei ha problemi personali con Percassi , ma si rende conto di cosa scrive ?
Credo che sia chi teme per i nuovi azionisti che chi gioisce abbia per ora legittime ragioni quindi rispetto x entrambi……serve attendere …per comprendere se chi ha circa 47 % ovvero gli americani avranno di fronte un gruppo compatto tra presidente ed il 14 % dei cosidetti piccoli che di fatto sono l’ago della bilancia…oppure se gli americani riusciranno a superare il 50 %..ammesso che non lo abbiamo gia fatto….in quel caso potrebbere anche accadere quakcosa già visto quando il presidende, con allenatore Guidolin, aveva meno del 50 % e fu costretto a dimettersi ed a vendere…il tempo ci dirà.… Leggi il resto »
Non capisco…. un miliardario americano investe nella nostra società, lasciando il CEO invariato, tirando fuori una cifra che non è proprio irrisoria, e vedo pessimismo dappertutto e quasi contestazione. A differenza di altre realtà che hanno acquistato squadre indebitate, e quindi oltre ai soldini per l’acquisto hanno anche dovuto fare un piano di rientro, l’Atalanta non solo è sana, produce utili, i soldi si fanno se raggiungi i risultati, quindi se spendi tanto per acquistare una squadra di calcio (sport che sta prendendo sempre più piede negli states) lo fai con intenzione di migliorare i risultati spostivi, con cui puoi… Leggi il resto »
Appunto, Simatec non era in fallimento.
Hanno trasferito la produzione altrove perché rendeva di più.
Quindi solo logica del businnes.
E il businnes può essere indiretto per effetto della visibilità o diretto dai dividendi.
Non credo che Pagliuca & C. puntino al ritorno di immagine con la Dea. Non resta che sperare nella UCL. Difficile ripetere tre anni senza santi in paradiso.
Uguale alla lega quando diceva mai green pass! Ricordalo al tuo amicone Salvini
Ma Dei Fatti Di Firenze Saputo Qualcosa Dal Tuo Amico Salvini? Stiamo Ancora Aspettando
Concordo, tanto fumo, niente arrosto
La sua espressione facciale mi ha sempre ricordato quella di Igor in Frankenstein Junior, uno dei tanti capolavori comici di Mel Brooks.