Gli spettatori rischiano di non essere più un fattore decisivo per le partite di calcio ad alto livello. Non in Italia, almeno, dove secondo i dati raccolti fino alla giornata precedente del campionato di serie A, quindi la ventiseiesima, la media a partita (ma ci sono i “buchi” dei recuperi per Covid-19) è di soli 15.085. L’Atalanta, con uno stadio che deve conoscere ancora l’ultima fase del restauro, ovvero la nuova Curva Sud col parcheggio interrato, non fa eccezione: nel massimo campionato è tredicesima su venti per numero di paganti delle gare casalinghe, dietro perfino la Salernitana ultima in classifica. ATALANTA E SPETTATORI. Al Gewiss Stadium di Bergamo, sulla base delle statistiche di stadiapostcars.com, nella stagione in corso, in 12 match escluse le altre competizioni l’affluenza totale è pari a 112.201 persone, per una media di 9.350 a partita. Va considerato che sono numeri comunque inficiati dalle restrizioni per l’emergenza sanitaria: la capienza massima consentita è stata pari alla metà fino al 10 ottobre 2021 e del 75 per cento, che è anche quella attuale, fino al 5 gennaio per tornare al 50 fino al 18 febbraio scorso. Il picco di spettatori per i nerazzurri sono i 14.469 con la Roma del 18 dicembre, il minimo i 5.000 con l’Inter del 16 gennaio in seguito alla decisione della Lega di Serie A per le giornate numero 22 e 23. SPETTATORI IN SERIE A: DA PIANGERE… La prima per media di spettatori è la terza forza del campionato, l’Inter, con 36.644, seguita dal Milan, primo ex aequo col Napoli (quinto a 20.764), coi suoi 35.375. La seconda è la Roma, 36.541. Davanti all’Atalanta, che comunque ha attualmente poco più di 21 mila posti disponibili, anche Lazio, Juventus, che ha registrato il massimo all’Allianz Stadium proprio contro i bergamaschi (29.886 contro 18.521 di media), Fiorentina, Bologna, il già ricordato fanalino di coda (12.827), Verona, Genoa e Udinese, tutte sopra quota 10 mila. Ultimo il Sassuolo, 5.481, preceduto anche da Cagliari, Torino, Venezia, Sampdoria, Spezia ed Empoli.