Il nuovo azionista dell’Atalanta ha quattro concetti fissi: globalizzazione, tecnologia, gestione virtuosa, vivaio d’eccellenza
Steve Pagliuca, nuovo co-presidente Atalanta, svela le sue prossime mosse a L’Eco di Bergamo: “Il calcio e il basket sono due sport a livello globale per antonomasia, e mi ha colpito l’eccellenza della gestione della famiglia Percassi e del loro management. Partendo da qui credo che per lo sviluppo futuro sia importante l’internazionalizzazione, e quindi investire sul brand per renderlo di livello globale”.
PERCASSI IN CARICA. “Io direi che proprio perché la squadra è gestita molto bene ed è un modello di management nel business del calcio è importante che rimanga com’è. Insisto nel dire che dal nostro punto di vista la visione globale, internazionale, è quella che potrà portare miglioramenti e un’ulteriore crescita della squadra”.
DEA NEL MONDO. “Io penso che sia più importante il concetto di portare l’Atalanta nel mondo, piuttosto che portare qualcosa all’Atalanta. E la cosa essenziale è capire che siamo all’inizio della globalizzazione dello sport, grazie all’aiuto della tecnologia. Quindi parlerei più delle opportunità che l’Atalanta può avere in tutto il mondo rispetto a quello che ha già fatto. E che visti i risultati è già tantissimo”.