Il piatto forte del calcio gasperiniano attualmente piange: dopo aver chiuso il set a Udine, l’Atalanta in trasferta non segna nemmeno più
30 punti lontano da Bergamo su 47 in 28 turni di campionato effettivamente disputati non farebbero mai pensare al mal di trasferta. Anzi, fino al giro di boa l’Atalanta aveva il problema opposto di dover espugnare più spesso il Gewiss Stadium. Invece, dopo il 6-2 di Udine il 9 gennaio scorso, i nerazzurri sono rimasti a secco in 4 delle ultime 5 scampagnate. Rimediando, ieri, a Roma, la seconda sconfitta consecutiva a tiro di quella di Firenze.
IL MAL DI TRASFERTA. Dopo le 8 vittorie su 9, dunque, le spedizioni extra moenia stanno facendo segnare il passo. Dai 2,78 punti di media a partita, rimarca stamani L’Eco di Bergamo, all’1 su 5 con due ko nelle ultime uscite, 1 punto ad allacciata di scarpe. In serie A il Napoli ha fatto meglio di una lunghezza nella specialità, mentre il Milan oggi può fare altrettanto.
IL MAL DI GOL. Dai 20 gol fuori s’è passati ai 6, da 2,2 di media a 1,2. Del resto il guaio di un attacco senza un centravanti vero, con l’infortunio di Duvan Zapata, è la vera pecca della squadra di Gian Piero Gasperini nell’anno nuovo. Nell’era Gasp erano state in totale solo tre le trasferte senza gol: contro la Samp nel 2019/20, contro Spezia e Inter nel 2020/21. Stavolta è iniziato tutto col crac del Toro di Cali nell’occhiale sul campo del Genoa 4 giorni prima di Natale.