La formula usata con successo contro la Samp e perdente in casa della Roma non è mai stata usata dal 1′ in Europa. Quale modulo verso il Bayer
A quattro per la terza volta di fila, o a tre come la filosofia del Gasp comanda? Ovviamente si parla di composizione numerica della difesa e di conseguenza anche di modulo. Verso il Bayer Leverkusen, ostacolo di Europa League negli ottavi di finale che cominciano giovedì 10 a Bergamo, l’Atalanta si tiene questo dubbio per sé in attesa di trovare l’assetto e gli equilibri adatti allo scopo.
A QUATTRO O A TRE? Arretrare i laterali usando tre giocatori offensivi dietro un terminale/falso nove ha portato bene contro la Sampdoria ma decisamente male in casa della Roma, dove nemmeno l’inserimento di una punta pure come Luis Muriel nel secondo tempo, dopo l’infelice avvicendamento in 5 giorni là davanti tra Mario Pasalic e Aleksey Miranchuk, ha sciolto le briglie a un reparto offensivo spuntato come al solito. Senza occasioni e gol, inutile coprirsi dietro.
VERSO IL BAYER: TUTTI IN GRUPPO. In attesa delle ultima dalla conferenza stampa di Gian Piero Gasperini e dalla rifinitura della vigilia, in programma alle tre e mezza del pomeriggio del mercoledì al Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia, s’è riaggregato al gruppo compatto anche Davide Zappacosta. La pallonata all’occhio sinistro all’Olimpico è ormai superata. Resta da capire solo la formula, con Ruslan Malinovskyi e Jeremie Boga in pole position per i due spot in avanti, anche se l’ivoriano non sta convincendo appieno. Chi dovrebbe essere sacrificato, infatti, tra il croato (male a sinistra nella Capitale), Matteo Pessina e Teun Koopmeiners, allineati allo start sulla trequarti sabato scorso?