Il guineano Moustapha Cisse è l’undicesimo elemento “saccheggiato” alla Primavera da una prima squadra qua e là bisognosa di (ri)cambi
La lista, grazie alla new entry Moustapha Cisse, sale a 11. Se è vero che i numeri non mentono mai, l’antidoto alla rosa corta voluta da Gian Piero Gasperini si chiama Primavera. Perché di fronte agli infortuni illustri di turno e con tutti i casi Covid-19 residui dell’inverno la sua Atalanta nella stagione 2021-2022 s’è ritrovata spesso a dover rappezzare una coperta rimasta qua e là corta se non cortissima, in più reparti. E così il tecnico della prima squadra chiede, ottenendolo per causa di forza maggiore, l’aiutino dal collega Massimo Brambilla. Pronto a privarsi in casa della capolista Roma anche del bomber d’inverno piovuto dai cieli dalla Guinea, già capace di risolverla con la doppietta al Milan e il golletto al Napoli, senza i quali i 6 punti alla rincorsa della zona playoff sarebbero stati soltanto 2.
DA BRAMBILLA AL GASP. Rre degli aggregati e poi infilati nelle convocazioni prepartita hanno già notoriamente esordito. Tutti tra il 9 gennaio alla Dacia Arena di Udine e il 22 all’Olimpico contro la Lazio, in piena emergenza pandemica: Giorgio Cittadini, difensore centrale, nel primo caso, la coppia trequarti-attacco Alassane Sidibe-Tommaso De Nipoti nel secondo. Solo il mancino di Cividale non è un fuoriquota nel gran ballo dei debuttanti.
CISSE E I SUOI FRATELLI. Età da senior anche per Cisse, coetaneo di Giorgio Scalvini che comunque fa parte della rosa della prima squadra: 14 settembre 2003 la sua data di nascita. Gli altri, che finora hanno visto la luce soltanto in panchina, sono i portieri Matevz Dajcar e Tommaso Bertini, il trio di centrocampisti Federico Zuccon-Simone Panada-Samuel Giovane e due esterni, Guillaume Renault e Andrea Oliveri. Solo Bertini, Giovane e Oliveri non vanno per la ventina. Per il resto della truppa, da giugno in avanti, operazione svezzamento in prestito.