Goleada del Sassuolo allo Spezia, che però reclama un rigore sull’atalantino in prestito Kovalenko: Europa a meno 5
Il Sassuolo cala il poker sporco ai danni dello Spezia, che ha da recriminare per un episodio che ha visto coinvolto l’atalantino in prestito Viktor Kovalenko, e adesso vede l’Europa a meno 5 punti dal sesto-settimo posto occupato dai bergamaschi (una partita in meno) a braccetto con la Roma. Il primo dei due anticipi della trentesima giornata della serie A proietta gli emiliani oltre il Verona (43 a 41) in nona posizione, mentre gli Aquilotti restano a più 7 sulla zona retrocessione ovvero sul Venezia terzultimo.
IL SASSUOLO ATTERRA LO SPEZIA. L’ucraino parcheggiato in riva al Golfo dei Poeti, nondimeno, provoca il penalty che sblocca lo score trattenendo alle spalle Frattesi in asse con Berardi, che dal dischetto è implacabile (17′). Al 22′ il mediano neroverde s’invola trovando l’opposizione con le gambe del portiere ospite, appena dopo la chance mancata al volo al limite da Verde sul la dell’altro nerazzurro Reca. Al 28′ Gyasi spreca addosso a Consigli e il suo suggeritore di turno Maggiore s’infrange sul muro di Ayhan a corpo morto e nove giri di lancetta più tardi la pareggia Verde all’incrocio sfruttando la palla da sinistra di Bastoni.
CASO KOVALENKO: ERA RIGORE? In avvio di ripresa Berardi rimette la freccia al 4′, smarcato dall’invito di Defrel, sei minuti prima del caso del venerdì sera con Kovalenko a cadere sul contatto di Kyriakopoulos. L’arbitro Manuel Volpi indica che si deve proseguire. Chiudono al 33′ Ayhan insaccando in diagonale di seconda dopo un angolo a favore e Scamacca su punizione (36′) con Manaj a spostarsi in barriera, una decina cronometrica dopo un’altra chance del ghanese al culmine della percussione dell’ex arancionero tesserato da Zingonia.