Per Moutapha Cisse, il rifugiato della Guinea, non ci sono più aggettivi: alla seconda palla utile ecco il matchball della Primavera

Ce ne vorrà, per convincere Massimo Brambilla a mollarlo di nuovo a Gian Piero Gasperini. Perché Moustapha Cisse, reduce dal matchball col Genoa valso alla Primavera dell’Atalanta il temporaneo aggancio al terzo posto al Cagliari (51 punti) in occasione della trentesima giornata, al piano di sotto è alla settima marcatura nel solo campionato in altrettante partite, nona considerando la Coppa Italia e decima in nerazzurro compresa la zampata risolutiva di Bologna tra i big. Un lusso per gli Under 19, un rischio se si azzoppasse in serie A. E oggi pomeriggio, da Zingonia, è uscito senza fiato e stordito da qualcosa a metà tra una pallonata e un contrasto.

UN CISSE A PRIMAVERA. Una prodezza in mezzo al vuoto spinto di una ripresa più di gestione dopo un primo tempo da undici tiri contro zero degli avversari, ora risucchiati in zona playout dalla sesta vittoria consecutiva, al minuto 18. Sidibe tra le linee gli apre il corridoio e il rifugiato della Guinea, per ringraziarlo, fa secco Gjini, la sua ombra per tutta la sfida, a senso unico a parte un contrasto risolutivo di Cittadini su Bamba in asse con Besaggio (77′) e una zuccata loffia di Accornero, per quasi decapitare il portiere Mitrovic a un metro e mezzo dal lato corto di destra dell’area piccola sganciando una bordata insaccatasi nell’angolo alto opposto. Una perla di valore, ma il rifugiato della Guinea non è fatto per le giocate banali.

PRIMAVERA TERZA. Quando lungo il cammino verso le Final Four mancano le tappe di Spal (domenica 24, ore 13, fuori casa), Verona, Torino e Sassuolo, la Baby Dea si concede un turno dalla finalizzazione difficoltosa scrivendo comunque 17 nelle ultime 6 uscite. La prima metà è stata dominata in lungo e in largo, dalla prima telefonata dalla lunga di Chiwisa sull’inserimento di Zuccon spazzato da Marcandalli fino al rigore in movimento sprecato da Renault alla mezzora proprio a rimorchio del guineano, passando per il pericolo di Giovane al ventesimo in serpentina e dal destro di Zuccon (22′) sulla scia di una percussione proprio del futuro risolutore. Al 37′ il colpo di reni altrui nega la gioia del vantaggio al play romagnolo, ma ci penserà il compagno più avanti.

Atalanta – Genoa 1-0 (0-0)
ATALANTA (3-5-1-1): Sassi 6; Cittadini 7, Berto 6,5, Ceresoli 6; Oliveri 6, Zuccon 7, Giovane 7, Chiwisa 6,5, Renault (cap.) 6; Sidibe 7 (37′ st Pagani sv); Cisse 7 (47′ st Del Lungo sv). A disp.: Bertini, Hecko, Fisic, Omar, Regonesi, Bernasconi. All.: Massimo Brambilla 6,5.
GENOA (3-4-1-2): Mitrovic 6,5; Marcandalli 6, Bolcano 6, Gjini 6 (31′ st Accornero sv); Dellepiane 6,5, Biaggi 6 (9′ st Sadiku 6), Macca 5,5 (9′ st Vassallo 6), Boci 6; Besaggio (cap.) 5,5; Ambrosini 5 (31′ st Likendja sv), Sahli 5 (10′ st Bamba Fatie 6). A disp.: Corci, Ascioti, Cenci, Calvani, Ghigliotti, Parodi, Omba Losomba. All.: Luca Chiappino 5,5.
Arbitro: Nicolini di Brescia (Salvalaglio di Legnano e Piatti di Como).
RETE: 19′ st Cisse (A)
Note: pomeriggio nuvoloso, spettatori 90. Ammoniti Gjini, Zuccon e Biaggi per gioco scorretto. Tiri totali 15-4, nello specchio 7-1, respinti/deviati 3-3, parati 6-1. Corner 7-1, recupero 1′ e 7′.

PRIMAVERA, LA DEA CONQUISTA 3 PUNTI 💯

La gara tra #Atalanta–#Genoa finisce 1-0. #Cisse segna il gol decisivo e permette alla Dea di avvicinarsi al secondo posto

⚽️ 63' Cisse (A)#Sportitalia pic.twitter.com/Csq66FfxIB

— Sportitalia (@tvdellosport) April 20, 2022