Il doppio ex: “Tanto di cappello alla Dea anche senza Europa. Gli infortuni hanno condizionato la stagione”

Tra i tanti doppi ex della sfida tra Milan e Atalanta in programma domenica pomeriggio, c’è anche Pierluigi Orlandini. L’ex attaccante è cresciuto in nerazzurro e ha avuto l’occasione di passare sei mesi in rosso nero. Oggi lavora nel calcio giovanile, ma non ho smesso di seguire l’attualità. Ecco come inquadra la sfida di domenica: “Probabilmente non è la versione più bella dell’Atalanta, ma la squadra ci ha abituato da anni a risultati incredibili, il suo rendimento in trasferta rimane di assoluta eccellenza e dunque può succedere di tutto. Penso che tutte e due le squadre tenteranno di vincere, il Milan per vedere lo scudetto e l’Atalanta per restare in corsa per l’Europa. Sarà una sfida da tripla“.

Milan-Atalanta vista da Pierluigi Orlandini

“Credo che debba dire tanto di cappello all’Atalanta anche se non dovesse centrare la qualificazione in Europa – ha detto Orlandini a L’Eco di Bergamo -. Il problema reale è che in questa stagione la squadra nerazzurra ha perso per diverso tempo giocatori in grado di fare la differenza sul piano tecnico come Gosens, Zapata e Muriel, mentre Ilicic non si è mai visto. Spiegare il pessimo rendimento in casa e quasi da record in trasferta p difficile. Forse deriva dalla disposizione tattica delle rivali che a Bergamo alzano le barricate E se manca un po’ di tecnica diventa difficile“.