Lanciamo una provocazione, perché non indossare in casa (per l’ultima, decisiva, partita) la maglia che ha portato bene?

Diciamolo subito, cromaticamente parlando si può fare: l’Empoli – ospite sabato al Gewiss Stadium – potrà optare tra le maglie ‘home’ (azzurra) e ‘away’ (bianca) senza particolari problemi, se l’Atalanta lo vorrà. Dunque, se il club orobico deciderà di indossare la maglia corallo: si, la terza casacca che in stagione ha portato più che bene (5 vittorie e 1 pareggio, in occasione della gara dell’Olimpico contro la Lazio con l’Atalanta decimata dal Covid) quando è stata scelta.

Per ‘sfatare’ il tabù del Gewiss Stadium c’è, dunque, un’arma in più. D’altronde si sa, il corallo è simbolo di acqua “che scorrere può tra le linee difensive avversarie”, e il suo caratteristico carattere cromatico rosso sangue può aiutare la “circolazione” della palla dalla metà campo in su. Scherzi a parte, la licenza poetica è giustificata se di mezzo c’è una qualificazione europea, non credete?

Più o meno settant’anni fa, usciva nelle sale cinematografiche “Non è vero… ma ci credo”, commedia dell’indimenticato Peppino De Filippo che già nel titolo richiamava, in qualche modo, la scaramanzia. In un mondo, quello del calcio, dove ogni personaggio – velatamente o meno – un piccolo stratagemma contro il malocchio (fidatevi) l’ha eccome. Non vi ho convinti? E allora ecco, per i più sbadati, tutte le gare che hanno visto la squadra di Gasperini indossare la ‘mitica’ casacca, definita dai supporters un vero e proprio portafortuna. Giudicate voi…

Juventus-Atalanta 0-1
Napoli-Atalanta 2-3
Udinese-Atalanta 2-6
Lazio-Atalanta 0-0
Venezia-Atalanta 1-3
Spezia-Atalanta 1-3