
Il jolly offensivo e la prima punta, ancora da riscattare dal Cagliari sempre che il Verona paghi 12 milioni sull’unghia, potrebbero seguire il nuovo ds
Che Tony D’Amico sarà il nuovo direttore sportivo, leggi uomo mercato, dell’Atalanta, ormai lo sanno anche i muri di Zingonia e oltre. L’acquisto di Roberto Piccoli da parte dell’Hellas Verona, ormai solo da ufficializzare con tutto il resto, è il primo segnale del continuo interscambio tra le due società, che attualmente hanno in ballo il prestito di Bosko Sutalo, suscettibile di trasformarsi in un vero e proprio travaso di uomini. Antonin Barak e Giovanni Simeone vi dicono qualcosa?
BARAK E SIMEONE CON D’AMICO? Nel “pacco” col dirigente, al netto del responsabile del settore giovanile gialloblù Massimo Margiotta, perché non dovrebbe esserci spazio per due bocconi pregiati attualmente a disposizione di Igor Tudor? Fantasista e terminale offensivo, però, non hanno la stessa posizione contrattuale, perché l’argentino deve essere riscattato, essendo il suo cartellino ancora di proprietà del Cagliari. O il presidente Maurizio Setti sgancia dopo il 30 giugno 12 milioni sull’unghia (ri)costruendo il progetto su di lui, oppure il Cholito potrebbe prendere strade diverse. Ma non è esclusa nemmeno una vendita post riscatto, che, va ricordato, è solo un’opzione e non un obbligo. Nel caso, un sicuro partente come Aleksey Miranchuk libererebbe la slot da extracomunitario.
