Tra striscioni colmi di gratitudine, maglie col numero 72 esposte in Curva Nord, applausi e lacrime: è stata la notte di Josip
La sconfitta gli ha rovinato un po’ la festa, ma neanche troppo: alle 20.12, quando dagli spogliatoi è spuntata la testa di Josip Ilicic a oltre quattro mesi dal suo ultimo frammento di partita, il 9 gennaio scorso, la Curva Nord è esplosa omaggiandolo con cori e applausi.
Il futuro di Ilicic è ancora tutto da scrivere dopo i 60 gol realizzati in 171 presenze. Il pensiero che con il suo talento in campo nel girone di ritorno, l’Atalanta avrebbe potuto arrivare molto più in alto, lo fanno tutti. E, come riflette L’Eco di Bergamo, la sensazione diventa certezza al primo pallone che sfiora: un passaggio pulito, con i giri giusti per la rasoiata dal limite di Scalvini. E poi al 42′ quando il mancino innesca corsa di Boga sul lato opposto del campo. E poi ancora al 46′ quando un suo piazzato diretto nell’angolino s’infrange contro il muro dell’Empoli. Tocca 7 palloni Ilicic in 12′ e non ne sbaglia uno. La condizione fisica è quella che è ma la classe, il mancino e l’intelligenza calcistica sono rimasti intatti. E fanno sognare ancora il popolo nerazzurro.