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L’Atalanta in cifre: tanti tiri, ma gol in ritardo

L’Atalanta nella stagione appena conclusa è risultata quarta nella classifica dei tiri totali, ma quasi un terzo dei gol sono arrivati nell’ultimo quarto d’ora

Il motivo principale del digiuno da Europa? “Siamo costruiti per fare gol e spesso non siamo riusciti a farne. Dalla goleada alla beffa è un attimo”. Parola di Gian Piero Gasperini all’ultimo atto della stagione 2021-2022, dopo aver concesso il Gewiss Stadium perfino all’Empoli, la peggiore del lotto nel girone di ritorno, solo 11 punti e la vittoria col Napoli alla vigilia. L’Atalanta da quota cento, in effetti, non esiste più. I nerazzurri sono quarti nella classifica dei tiri in tutta la serie A, ma hanno mantenuto lungo l’intera annata la pericolosa tendenza a non concretizzare o a farlo in ritardo: 20 dei 65 palloni nella porta altrui vi sono finiti nell’ultimo quarto d’ora di gioco.

L’ATALANTA DEI GOL IN RITARDO. Ben il 32 per cento delle reti a favore, dunque, sono state realizzate nei finali, indice della necessità di rincorrere, vedi pari interni con Torino (4-4) e Salernitana (1-1). Il 27 aprile, nel recupero della prima di ritorno non disputata causa covid all’Epifania, Mario Pasalic e (dal dischetto) Luis Muriel hanno segnato al 78′ e all’84’. Il croato, il 2 maggio, a 2′ dal 90′. Del resto anche il successo numero 1 in campionato in casa dei granata era stato ottenuto grazie all’unicum di Roberto Piccoli allo scadere. 8 gol sono stati realizzati nel primo quarto d’ora, 12 da lì alla mezzora, 10 da quest’ultima alle soglie dell’intervallo e, nella ripresa, la progressione geometrica 5-10-20. Quanto a quelli presi, la distribuzione tra i due tempi resta equa, 23 a 25 contro i 30 a 35 dei fatti, ma lo è ancor di più quella temporale: 7-8-8 nei tre spicchi del primo, 7-8-10 nel secondo. Come dire che è sempre ora di prenderlo, mentre per farlo ci vuole una gran fatica.

L’ATALANTA IN TIRI. Poca roba, invece, un ottavo posto e 65 gol su 596 tiri, preceduti nella particolare graduatoria da Inter (677), Roma (601) e dal Milan campione d’Italia (600). A fare la differenza è la mira: 175 dei suddetti sono stati in porta e 235 fuori, molto al di sotto delle medie dei nerazzurri di Milano (254 nello specchio, 249 fuori) e, seppur non di troppo, dei giallorossi (198-225) e dei rossoneri (196-238). Il potenziale offensivo nel volgere di un solo anno solare è sceso dal primo al quinto posto (dietro Inter, Lazio, Napoli e Milan), a pari merito con l’Hellas Verona, per 1,71 gol di media a incontro. E dire che i gialloblù hanno concluso meno, 463 volte di cui 160 a vista del portiere nemico, come del resto l’Aquila 454 (195-166) e i Ciucci terzi nella classifica generale (579: 201 in porta, 218 fuori). La Fiorentina, infine, pur precedendo insieme alla Lupa (sprecona a sua volta, nono attacco di categoria come i viola a quota 59) i bergamaschi nella corsa agli ultimi due posti per le competizioni Uefa, è ottava nei tiri dietro la Juventus quarta nella generale: 512, 185 “dentro” contro 205.

ATALANTA: LE ALTRE CIFRE. I Gasp-boys chiudono quarti negli assist (45) e nei chilometri percorsi (110,764), quinti nei cross (226), sesti nei legni (17, ma ne sono stati subìti 1 in più), terzi nei corner (228) e quinti nel possesso palla. In questo dato, un pallino dell’allenatore di Grugliasco, 28 minuti e 26 secondi di media a partita, di cui 13’41” nella propria metà campo e 14’45” in quella altrui. Il rivale Vincenzo Italiano, invece, è il re incontrastato con mezzora netta (calcolata sul tempo effettivo), di cui ben 18’12” prima di raggiungere il cerchio lì in mezzo. Da sconforto puro, per chiudere col profluvio di numeri, il tempo medio di gioco: diciottesimo posto, davanti a Sampdoria e Inter (che lo massimizza molto meglio, evidentemente), con 51’33” su 96’03” cronometrici.

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Ivo
Ivo
1 anno fa

LA CIFRA DELLE PALLE PERSE DA BOGA QUANDO È PARTITO TITOLARE È L’UNICA CHE CONTA PERCHÉ COSTRINGE TUTTA LATALANTA A CORRERE ALL’IMPAZZATA A RECUPERARE LE PALLE CHE BOGA PERDE…….IMPEDENDO DI SALIRE AI NOSTRI DIFENSORI PER SUPPORTARE L’AZIONE DI ATTACCO CHE È NOSTRO MARCHIO DI FABBRICA. BOGA UCCIDE GIOCO DELLA DEA E CI FARÀ ANDARE IN SERIE B SE NON LO VENDIAMO SUBITO E QUESTO PERCHÉ GIOCA COMPLETAMENTE DA SOLO MENTRE LA NOSTRA SUPERFORZA E PROPRIO IL GIOCO DI SQUADRA CHE SEMBRA CHE SIAMO IN CAMPO COL 5 5 5 !! SE UNO COME BOGA GIOCA DA SOLO GLI ALTRI SONO… Leggi il resto »

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