L’ex selezionatore azzurro, memore del suo legame con l’Atalanta, certo che il binomio panchina-presidenza la farà restare in alto
“Io fossi nei tifosi dell’Atalanta ringrazierei Gian Piero Gasperini per tutta la vita. E ad Antonio Percassi, che ai miei tempi di allenatore scelse Mino Favini per guidare il vivaio, auguro per il suo compleanno altri anni felici come gli ultimi sei”. Parole e musica di Cesare Prandelli, intervistato da L’Eco di Bergamo e Bergamonews all’Accademia dello Sport per la Solidarietà: “La rimpatriata da Giovanni Licini, ormai un’istituzione, rimarca il mio legame con Bergamo. L’Atalanta, che resta una famiglia, grazie al Gasp ha fatto la storia”.
PRANDELLI: GASP+PERCASSI=OK. “La gestione sportiva resta alla Famiglia, mentre Gasperini ha fatto qualcosa che rimarrà nel tempo. Io mi inchinerei al suo passaggio – ha proseguito l’ex selezionatore azzurro, scudetto Primavera nel ’93 a Zingonia -. Chiaramente se si alza l’asticella degli obiettivi non è facile pescare dalle giovanili quattro o cinque Scalvini all’anno: in Italia lanciare subito i giovani è difficile. Ai miei tempi, Vavassori, Modanesi e Perico, gli altri allenatori dell’attività agonistica, erano in missione come me: prima veniva il futuro della società. C’era un confronto continuo anche sullo sviluppo del singolo giocatore”.
PRANDELLI E GLI AMERICANI. “Il calcio è sempre più globale anche dal punto di vista degli investimenti e avere attirato quelli di Pagliuca e degli americani dev’essere motivo di orgoglio, perché significa che con Gasp s’è fatto qualcosa di straordinario, che rimarrà nella storia. Certo, a livello di comunicazione sarebbe forse opportuno rendere noti la pianificazione e gli obiettivi”, ha concluso Prandelli.
Lui e Donadoni predicano amore per la Dea ma poi quando sono stati vicini per SOLDI NON hanno voluto allenarla!!! Facile riempirsi la bocca in questo modo ma poi l’atteggiamento è SBAGLIATO!!!
Sempre con Gasperini
Per la b va benissimo