Prima presenza in azzurro per il diciottenne atalantino che ha giocato il secondo tempo a centrocampo nella gara contro la Germania
Già non è da tutti esordire a 18 anni nella nazionale italiana, contro la Germania, per di più facendo parlare bene di sé nonostante la squadra azzurra prenda una sberla a cinque dita. Una figuraccia a cui non hanno posto rimedio i due gol della bandiera nel finale anche se, e non è un caso, le note più positive arrivano proprio dai più giovani: il gol di Gnonto, il più giovane marcatore della storia azzurra, e la prestazione del duttile Scalvini in mediana nel secondo tempo.
Scalvini entra per Raspadori mentre Caprari subentra a Frattesi: l’atalantino e l’attaccante sono i debuttanti numero 49 e 50, rispettivamente nel ruolo di centrale a centrocampo e di centravanti. E dopo tre minuti gli azzurri hanno già la loro occasione: Cristante sfiora il palo di sinistro, Scalvini su angolo ci prova di testa, ma è largo. Buona la prima, e ormai sono d’accordo tutti gli addetti ai lavori: Scalvini ha un futuro roseo, con tanto azzurro, davanti a sé.
Scalvini è predestinato ma ieri sera non sapeva cosa fare in campo,Mancini non capisce una s e g a ma in tv si presenta bene fa scena