La figlia del fu ct della Nazionale mundialista a Spagna ’82, Cinzia, insieme a due scrittori BG ha ricordato Enzo Bearzot
Enzo Bearzot (Joannis di Aiello del Friuli, 26 settembre 1927 – Milano, 21 dicembre 2010) a Bergamo, anche a Bergamo, è sempre appartenuto. Non foss’altro perché il suo libero era Gaetano Scirea, l’angelo piovuto dal cielo “che però l’ha rivoluto indietro troppo presto”, che dall’Atalanta spiccò il volo per la gloria juventina e azzurra. Gli scrittori Pier Carlo Capozzi e Stefano Corsi ne hanno ricordato sabato la grande figura di uomo, non solo di commissario tecnico dell’Italia campione del Mondo nel 1982 in Spagna.
BERGAMO RICORDA BEARZOT. In due ore e mezzo di chiacchierata col pubblico intervenuto alla Domus Orobica a Longuelo, però, è stata la figlia Cinzia la protagonista dei ricordi e dei racconti di aneddoti del padre, scomparso a Milano il 21 dicembre 2010, esattamente 42 anni dopo il bicampione mondiale Vittorio Pozzo (1934, 1938), l’unico allenatore azzurro con lui e Marcello Lippi ad aver imposto il nostro movimento sulla vetta più alta. Da giocatore, ruolo mediano e poi libero ante litteram, fu 13 volte avversario dei nerazzurri e ne convocò anche qualcuno in Under 23 come Sergio Magistrelli. Jazz, letteratura e arte americana e cultura classica, non solo pallone: la figlia, del resto, è ordinaria di Storia Greca alla Cattolica di Milano.