Oggi, domenica 19 giugno, il prestito eterno della fascia destra spegne 23 candeline. Sarà l’anno della consacrazione? Ma dove?
Un biennio alla Cremonese, salita in A senza di lui, e l’annata alla Salernitana dalla salvezza miracolosa del duo Walter Sabatini-Davide Nicola, sedutosi sulla graticola che solo lui sa trasformare in panchina dopo averla ereditata da Fabrizio Castori e dal volto noto a Bergamo Stefano Colantuono. Il prossimo futuro di Nadir Zortea, scudetto Primavera all’Atalanta nell’omonima stagione meteorologica di tre anni fa, a ventitré candeline da spegnere oggi, domenica 19 giugno, è tuttora avvolto dalle nebbie dell’incertezza. Con la soddisfazione di aver ben figurato nell’1-1 del 2 maggio scorso al Gewiss Stadium da nemico della causa giocando a piede invertito.
ZORTEA, DICA 23. Erede da pendolino destro di Hans Hateboer per puntare sui prodotti del vivaio di ritorno, come agli esordi nerazzurri di Gian Piero Gasperini, oppure destinato all’ennesimo giro di corsa staccato dal cordone ombelicale. L’esterno destro di Canal San Bovo, nella Valle del Vanoi trentina che guarda a Feltre, l’ospedale di nascita pure per lui che abitava nell’omonima frazione, ha le spalle irrobustite dal 2021-2022: l’esordio nella massima serie il 22 agosto a Bologna al posto del titolare Kechrida, quindi 13 match sui 29 totali dallo start e il gol, il primo al piano di sopra, proprio nel ritorno all’Arechi, il 26 febbraio scorso. Sempre sfrecciando da par suo, bravino nelle due fasi anche se la palla nel sacco non è nelle sue corde.
ZORTEA, DALLE DOLOMITI A ZINGONIA. Accompagnato dall’omologo a sinistra Matteo Ruggeri nell’avventura in Campania, per far toccare a Nadir lo zenit del rendimento la casa madre zingoniana lo ha sempre voluto inserire nelle classiche mini colonie dello stesso colore. In grigiorosso, al netto dei veterani Fabio Ceravolo e inizialmente Michael Agazzi, nell’estate del 2020 eccolo accompagnato da Luca Valzania e dal compagno in quota Under 19 Marco Carnesecchi, il portiere del futuro. Cresciuto calcisticamente nella Feltreseprealpi, con parentesi al Sudtirol nel 2013 e 2014, da lì in avanti il cartellino di Zortea, prestato nel 2016-2017 ai pari età del Vicenza, il terzino-pendolo che si chiama come la frazione in cui è cresciuto rincorrendo il pallone tendente pericolosamente a cascare a fondovalle, è sempre stato rigorosamente atalantino. Massimo Brambilla l’ha svezzato benone, il paio di parcheggi pare averlo forgiato. 81 presenza da pro con 2 reti e il triplo degli assist, contro 5 e 14 in 62 allacciate di scarpe nell’ammiraglia del settore giovanile
Zortea per me è fortissimo, lo seguo dal primo anno in primavera,il Capitano della primavera! Merita una chance col Gasp
Va bene ogni soluzione visto che non possiamo spendere se non vendiamo, danari non ce ne sono
tra lui e Ruggeri
uno dei due è da tenere
Si fanno passo indietro
Cambiaghi sembra il più pronto per la serie A,forse anche Okoli,Cortinovis.
Tutti in ritiro poi decide gasp
Sì, il progetto inizialmente era questo, valorizzare i giovani del vivaio nerazzurro , ma devono avere potenzialità di crescita, Scalvini si vede già che può andare lontano, Bastoni anche si vedeva, non ho capito il perché poco utilizzato in prima squadra ai tempi, anche Kulu , Gagliardini, Caldara, Conti, kisse e altri hanno fatto bene con Gasp, allora proviamo a lanciare ancora qualcuno.