
Spegne oggi 27 candeline l’esterno toscano, cartellino nerazzurro ormai da più di 4 anni e mezzo: i due infortuni, i giri in prestito infiniti
Nel 2018 e nel 2021 nominalmente aveva preso parte al precampionato. E adesso? La scadenza del contratto è il 30 giugno 2023. 88 match e 1 gol, azzurro dall’Under 16 all’Under 20, titolo, coppa e supercoppa Under 19 (2013) in bianconero, ma poca trippa da senior. Federico Mattiello, il festeggiato dell’Atalanta di oggi coi suoi 27 anni pieni di rimpianti almeno quanto gli infortuni gravissimi, è in esubero perché non fa parte della rosa. E oltre a quella del genetliaco, che cade appunto il 14 luglio, la vicenda personale e sportiva dell’esterno nativo di Barga è segnata da un paio di date che ne hanno condizionato la carriera ad alti livelli: la frattura scomposta di tibia e perone l’8 marzo 2015 nello scontro col romanista Nainggolan e la sorellina composta il 25 ottobre 2016 in allenamento, quando vestiva la maglia del Chievo.
MATTIELLO, L’ETERNO PARCHEGGIATO. Niente gare ufficiali in nerazzurro per Mattiello, tennista fino ai 14 anni e quindi calciatore compiendo una grande scalata nei settori giovanili con Valdottavo, Lucchese e Juventus, club che ne avrebbe poi ceduto il cartellino a Zingonia il 31 gennaio 2018 quand’era in prestito alla Spal. Lasciato lì fino al termine della stagione, il parcheggiato eterno pur senza infortunarsi nuovamente è sempre stato piazzato altrove da Gian Piero Gasperini: Bologna, patria dell’unico gol da professionista aprendo il 2-0 alla Roma il 23 settembre, Cagliari, Spezia da sostanziale accompagnatore di Roberto Piccoli nel 2020-2021 e dallo scorso gennaio Alessandria da compagno del canterano Gabriel Lunetta. In realtà un referto atalantino c’è, il 12 dicembre 2021, un’oretta sulla prediletta fascia sinistra, lui destrìpede (ma se la cava bene anche col mancino), nel poker casalingo della Primavera al Pescara. Tanti auguri.
