Padre e figlio, evidentemente stranieri, hanno gironzolato intorno allo stadio di Bergamo in lungo e in largo. Ma le visite guidate non esistono
Nella cultura anglosassone, in particolare, esiste la visita allo stadio da sempre. Anche perché spesso al santuario del pallone è associato il museo del club che ci gioca. A Bergamo, invece, come altrove in Italia, assolutamente no. Eppure padre e figlio, ritratti in lontananza dalla foto, dopo aver fatto man bassa di prodotti ufficiali all’Atalanta Store per un bel po’ non hanno nemmeno lontanamente pensato di desistere dal tentativo di ingresso al Gewiss Stadium.
DALLO STORE ALLO STADIO. Ai rarefatti passanti è sembrato di aver udito suoni gutturali nordici non meglio precisati, assistendo comunque al giro dell’oca intorno alla struttura dei due forestieri. Ultimamente è pieno di seguaci affezionatissimi del danese Joakim Maehle, chissà. Ce la faranno i nostri eroi a farsi aprire il portone o qualche porticina? Dagli scaloni della Curva Nord Pisani, per adesso, è tutto.
Siamo indietro di mille anni rispetto alle altre squadre… Sono queste piccole cose che ci fanno diventare grandi… Purtroppo siamo ancora provinciali in tante cose
Avvisate percassi o chi x esso di fare entrare questi due stranieri in visita alla ns citta’… Facciamoci vedere ospitali
In occasione di Everton Atalanta non sono riuscito a visitare lo stadio del Liverpool perché i tour erano esauriti. Mi hai detto che potevo tornare il giorno dopo ..
Peccato, davvero.
L’anno scorso io e mio figlio abbiamo visitato lo stadio del Valencia FC.
Biglietteria apposita sempre aperta, è stato facilissimo trovare un tour che partiva di lì a pochi minuti.
Il tutto organizzato da giovani tifosi volontari.
Non sarà la cosa più remunerativa per la società, ma se vuoi tenere viva la passione per la squadra, è una proposta che non dovrebbe mancare.