Domani, 18 luglio, avrebbe compiuto 80 anni, lui che se ne è andato il 4 settembre 2006 al termine di una lunga malattia
Giacinto Facchetti, l’eleganza del campione di Treviglio che ha scritto pagine memorabili di storia del calcio, e la gentilezza di chi nei modi non ha mai fatto pesare la grandezza della sua carriera, una colonna della Grande Inter di Helenio Herrera.
Italpress l’ha voluto ricordare alla vigilia dei suoi 80 anni con le parole della figlia: “Conoscendo papà avremmo festeggiato tutti insieme in famiglia a Cassano d’Adda”, racconta Barbara, “Amava così tanto la sua casa che non cercava mai cose particolari. Per me è stato un papà dolcissimo, molto premuroso, attento e legato alla sua famiglia. Chiamava tre volte al giorno, per darmi il buongiorno, poi a pranzo e a sera per la buonanotte. Poi nella fase dell’adolescenza è stato anche severo, a volte bastava uno sguardo, anche perché non alzava mai la voce”.
Facchetti, ricorda L’Eco di Bergamo, ha indossato solo una maglia, quella dell’Inter: 18 anni, dal 1960 al 1978, per un totale di 634 partite e 75 gol. Vincendo tutto: quattro campionati, una Coppa Italia, ma soprattutto le due Coppe dei Campioni consecutive (1964 e 1965) e le due Coppe Intercontinentali degli stessi anni.Ma Facchetti vuol dire anche Nazionale, di cui è stato capitano dal 1966 al 1977 (94 le presenze in azzurro), conquistando l’Europeo del 1968 e il secondo posto al Mondiale di Messico ’70 (ma ha preso parte anche ai Mondiali di Inghilterra 1966 e Germania 1974).
