L’ex centrocampista uruguaiano giunse a Bergamo da bandiera spompata del Cagliari: oggi, memore della cinquina di partite, compie 49 anni
Le due con la Fiorentina, di cui una pareggiata, il Siena battuto a Bergamo e, infine, la titolarità nelle ultime due giornate contro Inter (pari) e Livorno (ko). Senza contare le comparsate in Primavera, allenata allora dall’attuale coordinatore tecnico del settore giovanile Giancarlo Finardi, contro Piacenza e Torino. La cinquina secca di presenze nella stagione 2006-2007 agli ordini del traghettatore in serie A Stefano Colantuono segnano nel palmarès l’alfa e l’omega del Nelson Abeijon atalantino. Giunto spompatissimo in nerazzurro dopo essere stato una bandiera del Cagliari, l’affilato centrocampista uruguaiano spegne oggi, giovedì 21 luglio, 49 candeline.
ABEIJON, UNA METEORA A BERGAMO. In quella Dea da salvezza comoda il nativo di Montevideo non si trovò male, ma tra il professore Antonino Bernardini e il fantasioso Ferdinando Tissone, con Adriano Ferreira Pinto e Luca Ariatti sulle fasce alte più Massimo Donati e Giulio Migliaccio, trovare spazio sarebbe stata una chimera per chiunque. 175 presenze e 12 gol in Sardegna, dal ’98 in Italia, vi giocò anche a Como per due annate cadette. In tutto, tra il natìo Nacional, il Racing Santander che lo sdoganò in Europa e il River Plate Montevideo della chiusura trentaseienne, Nelson Javeri Abeijon Pessi raccoglie 308 allacciate di scarpe e 24 palloni nel sacco, più 23 e 2 in Nazionale con la chicca della Copa America in casa nel 1995 insieme all’ex bergamasco onorario José Herrera. Oggi occupa da vice la panchina della squadra riserve del Nacional, dopo averlo fatto con Oriental, Deportivo Maldonado e (sempre vice) Cerro. Tanti auguri.
No proprio no