Un caso unico in Europa, raccontato molto bene da Spox.com
La policy dell’Atalanta concernente i prestiti è sostanzialmente unica in Europa. Un aspetto sottolineato forse troppo poco dalle nostre parti, e analizzato con attenzione dalla testata tedesca Spox.com con un approfondimento ad hoc. In un pezzo apparso oggi si sottolinea il numero cospicuo di calciatori di proprietà nerazzurra in giro per l’Italia e il Vecchio Continente in generale, con lo scopo di produrre valore anche tramite le esperienze maturate lontano da Bergamo.
PLUSVALENZE INCREDIBILI Tra gli aspetti più interessanti viene sottolineato come tre delle quattro partenze più remunerative nell’intera storia del club provengano tutte da ex risorse del settore giovanile e siano state tutte inizialmente cedute in prestito prima di essere cedute: Dejan Kulusevski, Kessie e Conti. Viene annoverato nell’elenco anche Alessandro Bastoni, ma erroneamente: il difensore di Piadena fu ceduto all’Inter dopo aver effettuato giusto qualche presenza in prima squadra e ancora in età sostanzialmente da Primavera, con il passaggio in prestito (a Parma) che fu fatto effettuare dall’Inter.
ALTRE CURIOSITA’ Tra i dati più interessanti si segnalano alcune curiosità, su tutte il fatto che Emmanuel Latte Lath, che l’anno prossimo giocherà nel San Gallo, sia ormai giunto alla sua ottava stagione consecutiva in prestito. Dall’inizio di questo periodo di questa sessione estiva di trasferimenti, l’Atalanta ha prestato 26 giocatori. Tra le altre particolarità spicca la situazione di Tommaso Cavalli, difensore classe 2000 da tre anni in prestito al FIorenzuola, formazione di Serie C.
Se guardiamo quanti giocatori non andavano bene a Gasperini e nelle squadre titolate varie Inter Milan Roma iuve giocano titolari, x non parlare dei direttori sportivi e dirigenti che ha fatto scappare! Non sarebbe ora di cambiare allenatore???
Politica giusta ma dopo 2/3 un giovane o è adatto alla prima squadra o deve essere venduto Alla lunga c e il rischio di trovarsi troppi giocatori a libro paga
sarà anche una politica “intelligente”, che però fino ad ora non ha dato i risultati sperati. Certo in questi 5 anni ci siamo, anzi, la DEA ci ha fatto divertire con il suo meraviglioso gioco; l’unico rammarico è non essere riuscisti a poartare in bacheca un trofeo (uno lo avremmo vinto e meritato, se Lotito e la sua Lazio, complici le alte sfere del calcio italiano, “NON CE L’AVVESSERO RUBATA”!
Ma di Muratore non parla mai nessuno?