Vlasic e Radonjic larghi dietro Sanabria: un Torino non proprio da urlo come numeri sotto porta, ma abbastanza completo in ogni reparto
Un tridente anomalo con Nikola Vlasic, l’amico di Mario Pasalic, e Nemanja Radonjic larghi dietro Sanabria, un attacco non proprio da vertice inserito in un organico piuttosto completo benché gravato da partenze di peso. L’Eco di Bergamo presenta così il Torino pronto a sfidare l’Atalanta per l’infrasettimanale della quarta giornata che vale l’aggancio al primo posto.
IL TORINO DAL TRIDENTE ANOMALO. Il quotidiano cittadino rimarca come proprio il reparto delle punte pure, privato di Belotti e Brekalo, partiti come Bremer, Mandragora e Pobega, tutti sacrificati sull’altare dei conti, sia l’anello debole della catena granata. Perché alle spalle del paraguaiano le incombenze realizzative sono sulle spalle del solo Pellegri e di nessun altro. Ma Vlasic e Radonjic, quelli del falso tridente, sono una sorpresa: potente, imprevedibile e qualitativo il primo, un fulmine nell’uno contro uno il serbo in prestito dal Marsiglia.
COL TORINO PER IL PRIMO POSTO. Arrivati anche Schuurs dietro e Lazaro in corsia, i granata hanno comunque numeri identici ai nerazzurri in fase realizzativa: 4 in 3 partite, subendone il doppio, 2 a 1. Lukic, Ricci e Linetty sono un buon ballottaggio a tre per le due posizioni in mezzo, Singo (però infortunato, NdR) e Aina cavalcano le fasce su e giù completando (con Vojvoda, probabile titolare a Bergamo) una rosa in trincea dietro coi vari Rodriguez, Buongiorno e Djidji comunque a rischio di coperta corta.