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Gasperini il risultatista: pur di vincere rinnega il suo credo. E fa bene

Nessuno può affermare che il tecnico dell’Atalanta stia proponendo un modulo a trazione anteriore. Più equilibrio e niente avventurismi o fianchi scoperti

Col Torino la maschera dell’Atalanta all attack è caduta di fronte alla realtà ed è un bene per tutti. A cominciare da quel Gian Piero Gasperini che nel post Verona diceva di odiare dover esaltare un gioco difensivo da provinciale e da piccola. La sua squadra è in testa perché ha trovato equilibri diversi. Non da catenaccio, ma da reparto offensivo e costruzione comunque in fase asfittica, o se vogliamo iper-controllata per non prestare il fianco alle ripartenze altrui, dai numeri contati, dalle chance limpide sulle dita di una mano. Tirare in porta cinque volte su dodici, compresi i due rigori decisivi, replicando un 3-4-2-1 con una punta unica effettiva (Zapata, quindi il danese) che lo specchio non lo vede nemmeno per scherzo, significa che a dispetto delle richieste di un attaccante in più, che è arrivato ed è Hojlund, mai entrato in area se non sui calci d’angolo, è stata compiuta scientemente una metamorfosi per fare risultato.

GASPERINI IL RISULTATISTA. Il modulo, salvo virata al 4-2-3-1 nella ripresa al “Bentegodi”, decisiva per far coesistere Malinovskyi con Boga, rimpiazzo in corsa poi escluso dal posticipo di giovedì perché “distratto” dal calciomercato al gong, riempiendo la navata con Ederson (col Toro non granché, appaiato a Pasalic) per fenderla col due volte decisivo Koopmeiners, in sostanza è sempre quello. L’atteggiamento, invece, è cambiato, senza dover rivoltare la squadra come un calzino ma combinandola da risultatista alla Allegri: molto più prudente e scevro di voli pindarici, ossia non si alza la difesa a centrocampo come nel ritorno a Bergamo da ko col Lipsia (per dirne una), ognuno fa il suo e il povero Duvan dalle ricadute muscolari ormai croniche arretra a prendersi l’attrezzo per far salire gli altri. Chi ha visto un suo tiro in porta dopo la telefonata ad Audero a Marassi alla prima giornata?

RINNEGARE PER VINCERE. La mancanza di un regista basso e di uno offensivo, di un portatore di palla fisso e di fantasia, al netto di un Rafa Toloi rispolverato a livelli da gioielleria da vetrina e in grado di sostenere l’azione, è l’esito di un organico riempito di elementi muscolari dalla sgroppata e dall’uno contro uno facile, ma mancante dell’erede di Gosens a mancina, ovvero un sinistro a tutta fascia in grado di difendere duro come di fare l’ala aggiunta anche nei tagli sotto porta. Si deve saper vivere sul filo degli episodi e la corrida anti granata ne è stata la riprova. Anche perché, prima che il diciannovenne Rasmus dalla faccia imberbe di putto aureolato accumuli i bottini da pirata e Muriel rientri in condizione, ce ne vorrà.

GASPERINI E IL CREDO RINNOVATO. Il depauperamento qualitativo e quantitativo sul vertice alto dopo l’abbandono del Papu Gomez, il fine corsa di Josip Ilicic in avanti e la cessione a mancina, sempre a gennaio, del tuttofare tedesco, ha richiesto e anzi imposto la revisione della strategia generale. Pur mantenendo fermo, sotto il profilo della disposizione tattica, il credo di sei anni, pardon di tutta una vita da comandante in ca(m)po per il Gasp. Dopo tutto si tratta di numeri e il calcio non è un gioco di schemi: contano gli equilibri, conta fare il contrario dell’avversario adeguandoglisi a mo’ di guanto. Lo dice Max l’Acciughina juventina, ma è una filosofia applicata dal suo omologo bergamasco. Buttare tutti avanti appassionatamente è qualcosa che mutando i protagonisti non può più funzionare.

GASPERINI E ROBOKOOP. Il palato fino dei tifosi nerazzurri è appagato lo stesso, perché a dispetto delle invenzioni che mancano c’è un mediano che viaggia alla media di un gol a partita e ha appena realizzato la prima tripletta da professionista. Anche perché quando Ederson tira i remi in barca avanza lui e sono dolori, non soltanto da schema da fermo, vedi quello da cui è partita la grande manovra del raddoppio, rifinita da Soppy che a destra s’è guadagnato il rigore rompighiaccio come la riserva di lusso Lookman. Gamba, fisico, buttarsi dentro quando serve, uno contro uno, autostima, tutti per uno e uno per tutti senza strafare: non si vive di sola superiorità tecnica, e il Gasp lo sa benissimo. Onore a lui, capace di rinnegarsi per salire più in alto possibile.

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Ezio
Ezio
1 anno fa

Gasp Forever
Dea in cima
Cosa volete di più
I fatti parlano le ciacole avanzano

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1 anno fa

Dagli errori si impara ! E la regola fondamentale è prenderne il meno possibile e sfruttare al meglio le 3 o 4 occasioni da goal . Inutile fare 20 azioni , tanto possesso.e non centrare mai la porta . Questo ti induce a correre molto e essere sotto rischi eccessivi in difesa .

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1 anno fa

Allora?? Quale sarebbe il problema?

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1 anno fa

Il problema è che la qualità scarseggia…se inizi da dietro e non riescono a fare 2 passaggi è dura..

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1 anno fa

Praticamente fa come gli altri

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1 anno fa

Chiamiamolo risultatista. Di fatto cerca di tirar di tirar fuori qualcosa da una squadra tutt’altro che quadrata. Non è sicuramente una cosa che gli piace.

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1 anno fa

Perché gli altri giocano per perdere??? Si adatta alla rosa, non delle migliori

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1 anno fa

È diventato più cinico💪💪💪🖤💙

Micio Re
Micio Re
1 anno fa

Con i giocatori che abbiamo è un MIRACOLO se facciamo sti risultati, impossibile sperare pure di giocar bene quando alla fine abbiamo una rosa NORMALISSIMA.

Danilo
Danilo
1 anno fa
Reply to  Micio Re

Torna indietro all’inizio eta gasp….che giocatori avevamo..qui si parla tanto per parlare l’allenatore junior che è stato 8 anni col gasp ha dichiarato di dare tempo quando i giocatori nuovi capiranno il gioco di gasp saranno dolori per tutti

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1 anno fa

ho letto l articolo ma non so la classifica…. abbiamo zero punti?

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1 anno fa

Come sempre ci avete capito poco. 😂

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1 anno fa

Se giochiamo bene ma prendiamo gol non va bene… Se invece giochiamo un po’ meno bene ma non prendiamo gol non va bene lo stesso…. Dai su ma ripigliatevi… E non ha ragione il Gasp a criticare la stampa locale???

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1 anno fa

Mah ad un occhio piu attento, la partita col Torino ci ha fatto vedere anche il suo credo
. Leggere la partita come fa il Gasp non è da tutti.

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1 anno fa

Meglio prima 🥰

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1 anno fa

Per ora.
Nulla vieta che quando la squadra starà bene fisicamente e le avversarie più stanche dagli impegni settimanali o mondiale, non ritorni la solita Atalanta aggressiva

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1 anno fa

Beh insomma …guardare le partite della Dea degli ultimi anni era divertente e non ci si appisolava

Roby
Roby
1 anno fa

Se continua a vincere cosa dobbiamo dire? Niente

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1 anno fa

💙🖤💙

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1 anno fa

Basta fare la guerra a gasperini con queste provocazioni….vi meritate di tornare a giocare per il punticino e salvarvi alla 38esima giornata…

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