L’ex calciatore della Juventus e della Nazionale ricorda alcuni frammenti della carriera, elogiando il settore giovanile orobico
“La situazione è molto diversa. Non c’erano stranieri: rabbrividisco quando leggo che in A sono quasi il 70 per cento. In B e C non c’è gente peggiore, molti stranieri potrebbero restare a casa. Poi c’era un serbatoio storico, l’Atalanta, e una strategia intelligente: un giovane all’anno, da inserire in un blocco consolidato“. Un tuffo nel passato e nel calcio degli anni settanta per Franco Causio, intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’.
“Il primo fu Gentile, nel 1973. Poi Scirea l’anno dopo, quindi Tardelli, Cabrini, Fanna… Ma nessuno arrivava con il posto di titolare, lo conquistavano per meriti. Però si vedeva che Gai era un campione: nell’Atalanta faceva il centrocampista e mi aveva marcato bene” aggiunge Causio.
Da un Campione come Causio ..e veramente un Complimento Competente.. Grazie da un tifoso della DEA da Sempre
Grande. Barone. Uno dei pochi …ventini che ammiravo
Un grande calciatore e un grande Signore e lei Causio . Grazie per aver elogiato la squadra che tifo , e per il nostro settore giovanile