Il centrale difensivo tornato dal prestito alla Cremonese in procinto di vivere una domenica specialissima. Da titolare, se il modulo sarà a tre
Una domenica speciale da ex, anche se il cartellino è sempre stato colorato di nerazzurro. L’Eco di Bergamo dipinge Atalanta-Cremonese dell’11 settembre a pranzo come il derby del cuore per Caleb Okoli, promosso in serie A in grigiorosso da prestito, bergamasco onorario dall’età di 15 anni e ora semi-titolare con buone chances di giocare contro il suo recentissimo passato in caso di ritorno alla difesa a tre.
OKOLI E IL DERBY DEL CUORE. L’assenza di Merih Demiral all’esordio con la Samp l’aveva trasformato temporaneamente nel perno della retroguardia, la frattura al perone di Berat Djimsiti ha fatto il resto: 3 maglie dal 1′ su 4 incontri, restando fuori soltanto a Monza perché nella linea a 4 l’allenatore Gian Piero Gasperini ha usato due centrali e altrettanti esterni, normalmente a tutta fascia ma riadattati a terzini.
OKOLI E LA LINEA A TRE. A Verona, invece, sempre dentro, a dispetto della virata al quartetto (Toloi esterno, Demiral l’altro in mezzo), cui era stato abituato già da Fabio Pecchia la scorsa stagione lungo la cavalcata del ritorno in A dei portacolori del Torrazzo dopo più d’un quarto di secolo. Di là Marco Carnesecchi, compagno di quell’avventura (a ruota dell’annata alla Spal sempre in B) che gli ha fatto fare il salto di qualità, è un avversario solo virtuale perché tornato a Cremona da infortunato agli ordini di Massimiliano Alvini.