L’episodio deciso da V.A.R., però, non c’entra con la sospensione del fischietto torinese: niente Caputo, pesano 3 rigori in Lecce-Monza
Uno stop a scoppio ritardato? No, sulla (per ora) settimana di sospensione inflitta a Luca Pairetto di Nichelino non pesa l’errore da V.A.R. alla prima giornata in Sampdoria-Atalanta, quando indusse l’arbitro aquilano Federico Dionisi ad annullare il gol di Ciccio Caputo per un’inesistente carica dell’assistman Leris su Joakim Maehle. Sono state le sviste da arbitro di campo in Lecce-Monza ad essergli costato il castigo, che potrebbe tramutarsi in più pause di riflessione, l’allontanamento temporaneo dalla serie A e (ahilui) la “retrocessione” in regia.
STOP A PAIRETTO: CAPUTO NON C’ENTRA. 38 anni, imprenditore e figlio d’arte, del veterinario Pierluigi che fu il primo grande direttore di gara della sua sezione, a Pairetto vengono contestati in particolare tre episodi nello scontro salvezza del “Via del Mare”, decisivi ai fini del risultato (1-1). Tutti falli di mano in area non sanzionato: quello del giallorosso Hjulmand esattamente a metà del guado tra quelli dell’ex atalantino Salvatore Molina e del perno titolare brianzolo Pablo Marì. Partita, tra l’altro, costata la panchina a Giovanni Stroppa.
Pairetto chi? Il figlio del Pairetto di Calciopoli a cui permettono di fare l’arbitro?