Dalle accuse a Chiesa “cascatore” fino al “posto rubato che vuole riprendersi”: piccola storia breve delle frizioni Gasperini-Fiorentina
Dalle accuse al Chiesa-simulatore nel contrasto con Toloi punito dal dischetto al “ci vede come quelli che le hanno rubato il posto e vuole riprenderselo” prima dell’1-2 di Bergamo dello scorso campionato che segnò il controsorpasso. Le polemiche e le frizioni tra Atalanta e Fiorentina datano dalle dichiarazioni post partita di Gian Piero Gasperini dell’ormai lontano 30 settembre 2018 e non sono mai veramente finite. La cronistoria delle beghe da settima sorella spodestata, ovvero da big aggiunta, è oggetto del focus stamani del Corriere Fiorentino.
GASPERINI E LA FIORENTINA. Un classico che si rinfocola, dunque, avendo però come base la contesa della parte tutto sommato comoda dell’intrusa al tavolo delle grandi. Strappata solo all’ultimo giro di corsa dai viola ai nerazzurri, complice il due su due in campionato sempre tra gli strali da anti VAR (uno dei due rigori per il mani di Maehle, il gol annullato a Malinovskyi a Firenze) e l’eliminazione dalla Coppa Italia col 3-2 di Milenkovic al fotofinish. Il senso della rivalità l’ha riassunto il 6 settembre scorso il patron toscano Rocco Commisso: “Loro per rientrare nelle prime dieci ci hanno messo sei anni, io in metà tempo ho riportato la Fiorentina in Europa”.
LA SETTIMA SORELLA: LE CIFRE. L’appendice fiorentina al quotidiano nazionale, poi, sciorina le cifre della quotidiana lotta fra arcirivali. E il gap è sofferto tuttora dagli ospiti dello scontro diretto del 2 ottobre a Bergamo. 80 milioni di ricavi contro 242,6 nerazzurri, rosa dal valore di 266,5 milioni contro i 329,5 dei padroni di casa dell’ottava giornata. Chi uscirà dalla supersfida come settima sorella, stavolta?
Si se poi ci mettiamo un arbitro nato a Firenze è come gettare benzina sul fuoco
Con un arbitro nato a Firenze per dirigere la gara … chissà come andrà?
Forza Dea