Sarebbe stata una telefonata a sparigliare le carte tra Sassuolo e Atalanta per accaparrarsi Pinamonti dall’Inter
Galeotta fu la telefonata. Ricevuta da entrambi i tecnici, solo che Alessio Dionisi dev’essere stato più convincente di Gian Piero Gasperini. Sassuolonews.net ricostruisce così l’ultimo dei motivi decisivi nella scelta di Andrea Pinamonti, ricaduta sul Sassuolo piuttosto che sull’Atalanta che pure l’aveva corteggiato a lungo in estate.
PINAMONTI E LA GUERRA DELLE TELEFONATE. 20 milioni con obbligo senza recompra, che invece sarebbe stata imposta al front office nerazzurro: questo il prezzo per i neroverdi per assicurarsi l’ex prestito dell’Inter all’Empoli. I milanesi avevano l’accordo solo con la Salernitana, gli emiliani invece sarebbero stati capaci di convincere il giocatore offrendogli 2 milioni e mezzo a stagione. A sparigliare le carte, però, sarebbe stata la guerra delle telefonate: l’affondo del Gasp nelle ultime 48 ore sarebbe stato fuori tempo massimo.