Il giovane prodotto del vivaio nerazzurro: “Devo mettere più velocità e rapidità nel mio gioco”
Giorgio Scalvini ha dovuto crescere molto in fretta, essendosi trovato a giocare in prima squadra e addirittura in Nazionale quando i coetanei ed ex compagni ancora erano regolarmente in Primavera. Il classe 2003 ripercorre queste tappe a La Gazzetta dello Sport: “Gasperini e Mancini mi hanno investito di responsabilità molto spesso, praticamente con la stessa frase, dicendomi che facevo parte del gruppo e che sarei stato uguale agli altri, nonostante fossi molto più giovane. Devo comunque migliorare in alcuni aspetti, soprattutto mettendo velocità e rapidità nel mio gioco”.
Il tutto può accadere anche tramite consigli terzi: “Oltre a quelli del mister, molto importanti sono i segreti difensivi di Tolói, Demiral e Djimsiti. E nello spogliatoio la voce di Hateboer e de Roon conta molto per un ragazzino come me. Sto giocando, il presente dice questo. Nel mio futuro mi vedo ancora nel calcio, ma fuori dal campo, per questo studio per migliorare il mio inglese”. La testa, nel mentre, è già al Napoli: “Intanto spero di giocare, bisogna cercare di metterli in difficoltà”.