Solo un lontano 2-1 casalingo al Torino negli incroci molto rarefatti, solo tre, con l’avvocato che arbitra a Lecce
Un 2-1 per matare i granata e via. Dopo più di un quadriennio di silenzio e lontananza, ecco il quarto incrocio tra l’Atalanta e l’avvocato col fischietto Gianluca Aureliano, 43 candeline da spegnere il prossimo 29 febbraio che non ci sarà perché nessun anno dispari può essere anche bisestile. I gol di Freuler, Ljajic e Gosens alla trentaquattresima giornata il 22 aprile del 2018 sono l’ultima presenza nel palmarès del designato per Lecce nella vicenda sportiva nerazzurra.
L’AVVOCATO E IL GASP. Poi, chissà perché, un’assenza prolungatissima. La curiosità è che l’ultima di Valeriano con la Dea e la prima nell’era Gasp è finita con lo stesso punteggio delle altre due occasioni. Solo che Stefano Colantuono ci perse a Catania al gong del campionato il 18 maggio 2014per effetto dei gol di Lodi, Koné (Moussa) e Bergessio nel recupero. Piuttosto datata anche la volta a metà del guado, anche qui ultimo turno di serie A e pure l’arrivederci a Bergamo di Edy Reja, celebrato Marassi a scapito del Genoa (D’Alessandro, Pavoletti e Kurtic) il 15 maggio 2016. Inutile dire chi fosse sulla panchina nemica.
L’AVVOCATO, IL LECCE E LA PRIMAVERA. I salentini, invece, sono stati arbitrati sette volte da Aureliano per due successi e altrettante sconfitte, ma dalla Lega Pro alla serie B (QUI nel dettaglio). Tre match arbitrati, infine, anche per la Primavera dell’Atalanta tra 2009 e 2010: 0-1 col Milan, occhiali con l’AlbinoLeffe e 3-1 al Vicenza, tutti disputati al Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia.