L’ex attaccante del Lecce ha commentato l’impiego dei giovani calciatori in Italia
A “1 Football Club”, programma in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Jeda, ex calciatore del Lecce.
SULL’ASSENZA DI GIOVANI. “Si parla tanto di giovani in Italia, ma purtroppo questo discorso non regge perché non si crede realmente nel loro potenziale. Questo discorso ha rovinato la situazione, se si crede davvero nei giovani talenti si concede loro la possibilità di giocare. Vedi la Germania con Musiala. Un ragazzo di 21 anni non deve essere considerato giovane, c’è un problema dell’età media in Italia. Bisogna lavorare con questi calciatori e credere nel loro potenziale”.
SUL CAMPIONATO PRIMAVERA. “L’Italia è penalizzata da questo campionato, soltanto la Juventus ha può contare sull’Under 23. Il passaggio tra Primavera e prima squadra è fondamentale, giocare con i grandi per i giovani è un’esperienza preziosa per la loro crescita. Questi sono dei meccanismi rilevanti. Confrontarsi con calciatori delle prime squadre è fondamentale, bisogna fare qualcosa per cambiare questa situazione. Il campionato Primavera attualmente non è più competitivo come una volta, non forma bene i giocatori, i quali difficilmente possono fare un passo in avanti e giocare in prima squadra. Non si riesce a crescere così, questo è un problema per l’Italia, ma le squadre Under 23 potrebbero rappresentare una soluzione”.