Proseguono le notizie degne di preoccupazione in casa Juventus
Dopo il caso-Suárez e la questione plusvalenze, entrambi sciolti con un nulla di fatto in sede di giudizio, sul tavolo del procuratore federale Giuseppe Chinè finisce un nuovo caso, stavolta relativo alle scritture private tra la Juventus e i propri tesserati relativamente alla stagione 2019/20, in piena pandemia.
E’ stato aperto, stando a quanto riporta l’Ansa, un fascicolo per capire meglio, alla luce di quanto emerso dagli atti dell’inchiesta Prisma della Procura di Torino, alcune operazioni indirizzate al taglio degli stipendi dei calciatori ormai tre anni or sono. Secondo chi indaga, la manovra avrebbe potuto aiutare a evitare di far pesare determinate cifre in quello che è stato il bilancio societario degli scorsi anni.
I POSSIBILI SCENARI FUTURI L’analisi degli atti potrebbe portare, nei prossimi mesi, ai deferimenti e ad un eventuale processo sportivo, con annesse possibili multe per la società e inibizioni per gli ormai ex dirigenti bianconeri. Difficili gli scenari legati a penalizzazioni in classifica per la squadra e pene più pesanti ancora, partendo dalla retrocessione fino ad arrivare alla non assegnazione dei titoli conquistati negli ultimi anni: per far sì che ciò possa essere potenzialmente possibile bisognerebbe decretare che le irregolarità in questione hanno in passato inciso sulle possibilità di iscrizione al campionato. Avendo la proprietà sfoggiato continui aumenti di capitale nel tempo, tale eventualità sembra, almeno in partenza, assolutamente scongiurata: la struttura della SpA, pur con passivi a tratti devastanti, ha sempre mostrato solidità.