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Il responso dei lettori di CalcioAtalanta: “Gasperini decida da solo sul mercato”

Brescia-atalanta

Il sondaggio proposto il 24 novembre ai lettori di CalcioAtalanta ha dato un esito non così scontato: è Gasperini a dover fare il mercato

Gian Piero Gasperini faccia il mercato da decisore unico dell’Atalanta, così da poterne rispondere in prima persona senza esternazioni o messaggi cifrati nei dopogara diretti alla dirigenza. O ai “due direttori sportivi”, come lui chiama il responsabile (dello sviluppo internazionale) dell’area sport Lee Congerton e il diesse Tony D’Amico. Il sondaggio proposto da CalcioAtalanta ai suoi lettori ha dato un esito non certo scontato: responsabilità al 100 per cento al mister, che col budget messo a disposizione dalla Società può operare come meglio crede. Per chi s’è sottoposto al quesito circoscritto a tre possibili risposte, ovviamente, tra il dire e il fare ci sono di mezzo Antonio e Luca Percassi, senza contare che nel frattempo (sondaggio lanciato il 24 novembre scorso) c’è stata la Tre Giorni di faccia a faccia in casa dei “controllori” del club Stephen e John Pagliuca.

GASPERINI E IL MERCATO DA SOLO. La maggioranza assoluta dei voti esprime questo orientamento, certo lontano dalla cultura sportiva e dalla sensibilità degli addetti ai lavori nel calcio professionistico di casa nostra e assai più simile allo stile britannico. Datato, mica recente: per un Alex Ferguson del recente passato, c’era Brian Clough che al Derby County e al Nottingham Forest faceva lo stesso negli anni settanta e ottanta. I risultati si possono trovare su Wikipedia. Tornando al Gasp, dunque, niente cabina di regia coi due attuali responsabili del mercato, ma pieni poteri. Potere delle polemiche, forse avvertite come estenuanti, sulla rosa troppo ampia specie in avanti, sui musi lunghi da turnover quando i big vengono avvicendati e soprattutto sull’incompatibilità vera o presunta tra la valorizzazione dei giovani e l’indicazione-perseguimento di obiettivi stagionali precisi.

Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta, si lamenta spesso della mancata coerenza tra il calciomercato dell'Atalanta e gli obiettivi societari, peraltro non meglio definiti. Dargli pieni poteri su nomi e scelte, fatto salvo il budget stabilito dal club, è la soluzione ideale?

Sì, così non ci saranno più equivoci o polemiche ogniqualvolta si tratta di commentare una sconfitta o le caratteristiche della rosa a disposizione e il tecnico potrà assumersi tutte le responsabilità del caso.
55.50%
Invece dei pieni poteri da manager da Premier League, alla Brian Clough (Derby County e Nottingham Forest, anni '70) e alla Alex Ferguson (Manchester United) per intenderci, sarebbe preferibile una cabina di regia con un esponente della proprietà italiana, uno di quella americana e i due direttori sportivi Congerton-D'Amico.
26.79%
No, per una società come l'Atalanta, attualmente poco attrattiva in sede di mercato perché priva di obiettivi precisi e fuori dall'Europa, è impensabile lasciar campo libero all'allenatore esponendolo alle critiche se i giocatori prescelti non dovessero arrivare o si rivelassero sotto le aspettative.
17.70%
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