
L’inchiesta che sta tenendo banco nel dibattito sulle inchieste giudiziarie a carico della Juventus porta alla luce elementi sui due difensori
Cristian Romero e Merih Demiral sono legati da un filo di mercato bianconerazzurro all’insegna dei metodi particolari utilizzati dalla Juventus in sede di calciomercato. I due prestiti onerosi dai bianconeri all’Atalanta, che ha poi riscattato entrambi, secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport sulla base delle note intercettazioni sarebbero in realtà operazioni con lo sconto. Il perno turco, attualmente in rosa, sarebbe stato rivendicato a titolo di credito dal club subalpino nell’ambito dell’acquisto di Manuel Locatelli dal Sassuolo: “C’è una partnership, Demiral che Carnevali neppure sapeva chi fosse in poco tempo ha raggiunto 8 milioni di quotazione e noi non avevamo posto in squadra”.
ROMERO E DEMIRAL, CHE REGALI! L’ad atalantino Luca Percassi avrebbe vantato in entrambe le operazioni il credito acquisito pagando Simone Muratore 7 milioni anziché i 3 per cui s’era impegnato nella ormai famigerata lettera. Negli interrogatori, il diesse juventino Federico Cherubini avrebbe parlato di debiti fuori bilancio. Quanto al trasferimento dei due difensori, poi, il primo (“una minusvalenza per via degli accordi di Paratici”) fu un prestito biennale con obbligo “non federale”, come ammesso da Cherubini in un’intercettazione con il segretario Paolo Morganti, mentre per il secondo “il prestito in realtà non è oneroso, ma solo formalmente”, come ammesso da Cherubini al CEO bergamasco in una conversazione intercettata. Niente 2,5 milioni più riscatto a 20 e bonus di altri 2,5, dunque, ma parte del credito scontato?
