Giunto in prestito dall’Inter al calciomercato invernale del 2005, per il greco Lampros Choutos un’apparizione da retrocesso
Un quarto d’ora da atalantino, per di più con la squadra già matematicamente in serie B. Del resto il suo stesso allenatore involontario, Delio Rossi, appena vistolo spuntare al mercato d’inverno se n’era andato dicendo che non era tra i movimenti concordati con la dirigenza e al massimo gli sarebbe servito a far numero. Compie 43 anni oggi, mercoledì 7 dicembre, Lampros Choutos, la meteora della finestra di riparazione 2004-2005, da prestito interista in seguito assegnatario di uno scudetto a tavolino tolto alla Juventus da Calciopoli. Il tecnico riminese, subentrato al ravennate Andrea Mandorlini, lo portò con sé solo due volte e soltanto contro il Siena: il 16 gennaio e il 29 maggio 2005, l’ultima giornata di andata e l’ultima di ritorno, concedendogli l’esordio proprio al gong, dal 77′ al posto di Stephen Makinwa.
CHOUTOS, LA PRIMA VOLTA E BASTA. Spettatore a Bergamo (1-1, gol di Davide Sinigaglia ed Enrico Chiesa) e mancato protagonista a campi invertiti, anche perché dopo il botta e risposta tra il padre d’arte e Igor Budan a Choutos bastarono 4 minuti per assistere al matchball altrui di Stefano Argilli. Cresciuto tra il Panathinaikos e la Roma, battesimo del fuoco by Carlo Mazzone contro il Napoli il 21 aprile 1996 da cambio nel garbage time di Francesco Totti, tornato da ventenne in patria col poker di presenze giallorosse in 4 annate e mezzo, all’approdo a Bergamo il nativo di Atene era reduce da 4 campionati di fila nell’Olympiakos con altrettanti titoli nazionali vinti.
IL GRECO DEL QUARTO D’ORA. In Italia segnava per ipotesi, pure nella Reggina al ritorno dal prestito al Mallorca di Hector Cuper. Due stagioni tra il Panionos (arrivandoci con Alvaro Recoba) e il PAOK, e per Choutos il viale del tramonto è il Pescina Valle del Giovenco, in Prima Divisione, 2009-2010. 21 e 3 gol, i soli a livello pro nel Belpaese. In carriera, 54 palloni nel sacco in 167 match nei club e 3 in 10 di nazionale A. Dopo il ritiro, la beneficenza nell’Inter Forever e la boxe nel tempo libero. Tanti auguri.