Un grande del passato nerazzurro, segnò ben 54 reti in Serie A con l’Atalanta
Poul Rasmussen avrebbe oggi compiuto 97 anni. Il centrocampista danese è stato un grande della storia nerazzurra, con ben 54 reti, tutte segnate in Serie A nel corso dei tre anni e mezzo trascorsi all’Atalanta, che aveva scelto di puntare su di lui dopo la partenza di Jeppson.
Giocatore coriaceo, interpretava il gioco con una decisione a volte al limite del regolamento, che finiva per renderlo, al tempo stesso, esaltato dai propri tifosi e poco amato da avversari e alcuni giornali, che addirittura usarono termini assai forti per descrivere il suo modus operandi in campo. La sua carriera finisce precocemente il giorno di Capodanno del 1955, nel corso della partita di una partita contro la Roma, l’ex Skovshoved rimediò un terribile infortunio a tibia e perone, raccontato, alcuni giorni dopo, in un italiano poco scorrevole: ”Correvo avanti per prendere palla: Panetti uscito dai pali e buttatosi su una mia gamba; dietro arrivato Cardarelli e spinto forte con le mani e picchiato il suo piede contro mio ginocchio. Io caduto, la gamba restata sotto corpo Panetti, sentito tremendo crac. Ho fatto per alzarmi e ho visto il ginocchio piegarsi. Che male! Era rigore però”. Terminò così, con una duplice frattura, la carriera sportiva di Rassi, che in Daminarca aveva giocato, curiosamente, in due club oggi non più agli onori della cronaca e nelle principali categorie professionistiche, lo stesso Skovshoved e il Maribo BK.