
Nuova avventura in panchina per l’ex mancino di centrocampo dal tiro proibito: Marcolini di Malta è il ct… e non soltanto
Commissario tecnico e responsabile del progetto tecnico federale. La nuova vita di Michele Marcolini è a Malta, al capezzale, pardon sulla panchina della Nazionale senior appena abbandonata da Devis Mangia che ricopriva la stessa carica dal 29 dicembre di tre anni fa. Un impiego riservato agli italiani, evidentemente: prima dell’ex giocatore dell’Atalanta e dell’ex tecnico dell’Under 21 azzurra, dal 2012 al 2017 era toccato all’ex difensore laziale Pietro Ghedin (dal 2017 al 2019 gli interregni Saintfiet-Farrugia).
MARCOLINI A MALTA. Il mancino di Bergeggi, figlio (Antonio militò a lungo nel Savona) e nipote (della bandiera savonese Roberto Longoni) d’arte, era stato esonerato alla fine della stagione 2021-2022 dall’AlbinoLeffe dopo avervi fatto ritorno a distanza di un biennio (subentrato a Max Alvini) speso tra l’illusione Chievo (poi fallito) e il Novara. Marcolini, 47 anni compiuti il 2 luglio scorso, s’era precedentemente accomodato sulla tolda di comando di Lumezzane, Real Vicenza, Pavia, Santarcangelo e Alessandria. In nerazzurro, da centrocampista dotato di botta proibita, 13 gol in 117 presenze tra il 2003 targato Mandorlini e la primavera del 2006 della risalita in A con Colantuono passando per la retrocessione di Delio Rossi.
