La scorsa stagione il Nizza si cimentò in un campionato di altissima classifica, nel 2022/23 sta pagando una partenza horror
Il Nizza, avversaria dell’Atalanta questa sera nella seconda amichevole invernale di preparazione al ritorno del campionato, vive un momento non facilissimo. Dopo un campionato di altissimo lignaggio nella passata stagione, con piazzamento in piena zona Champions fino all’arrivo della primavera e chiusura al quinto posto a -3 dalla qualificazione alla Coppa dalle Grandi orecchie, ora la formazione allenata da Lucien Favre, giunto alla guida degli Aquilotti proprio in estate, gravita al momento abbastanza lontana dalla zona che varrebbe un piazzamento in Europa. A gravare sul percorso è stato soprattutto l’inizio horror di campionato, con ben 4 sconfitte in 6 gare.
E dire che il ritorno del tecnico elvetico, che già benissimo aveva fatto in Riviera alcuni anni fa, sembrava poter essere il presupposto per un ulteriore salto di qualità nel progetto, considerando anche una campagna acquisti tutt’altro che sparagnina in estate. L’addio di Gouiri, leader tecnico dei due anni scorsi, verso Rennes nel complesso sembrava poter essere attutito più che degnamente dagli arrivi di Diop, Laborde e soprattutto Nicolas Pépé, costato quasi 80 milioni di euro all’Arsenal nell’estate del 2019 e ora nuovamente in Ligue 1 per provare a ritrovarsi.
Operazione in parte riuscita, e che spera di completare con l’anno nuovo in maniera ancora più efficace. Le premesse ci sono: in campionato non perde dal 1 ottobre e non dovrà passare, in virtù del primo posto conquistato nel girone, dai sedicesimi di Conference League. Fino a inizio marzo, insomma, il focus sarà solo sulle questioni “di casa”, nella speranza di rosicchiare più punti possibili a chi finora ha corso di più.
ELEMENTI NOTI E UN ITALIANO Non mancano gli elementi dal grande curriculum tra le fila del Nizza, su tutti l’espertissimo centrale brasiliano ex Bayern Dante, l’ex United Schneiderlin e Aaron Ramsey, in cerca soprattutto di continuità fisica dopo le tormentate stagioni con la maglia della Juventus. Tanti i giovani di prospettiva, con due chicche in mediana: il dinamico Beka Beka e il figlio d’arte Thuram, secondo di due fratelli che col pallone ci sanno fare, seppur in ruoli molto diversi dal padre. Kephren è un mediano adattabile sia in una diga a due che come mezzala. Non troppo veloce, è però rapido di testa, mostrando un’intelligenza tattica davvero di livello. Si segnala anche la presenza di un italiano, il difensore dell’U21 di Nicolato Mattia Viti. 7 presenze e un gol finora, si sta adattando a un modo diverso di difendere con buoni risultati.
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