All’indomani della vittoria della Coppa del Mondo dell’Argentina, il Lionel più osannato è Messi, ma a Bergamo si ricordano anche di Scaloni
“Già da giocatore sfruttava il suo acume e sopperiva alla struttura fisica da ‘normotipo’ con la grande intelligenza tattica delle sue letture”. Lo rivela al Corriere della Sera Bergamo Stefano Colantuono, che ha avuto il privilegio di allenare l’allenatore che ha vinto la Coppa del Mondo con l’Argentina. “Era a fine carriera con me, era molto maturo e preparato tatticamente”. Solo 15 le presenze totali da difensore centrale e terzino destro con la maglia nerazzurra, martoriato da diversi infortuni: nel bottino solo un assist a Boakye, il 3 dicembre 2014, nel 2-0 di Coppa Italia contro l’Avellino.
Oggi, a soli 44 anni, e dopo poco più di 4 anni da ct della Selección, il suo palmares vanta già una Conmebol, una Coppa America e una Coppa del Mondo. Dopo un anno nella squadra di osservatori dell’Atalanta, segue il connazionale Sampaoli come assistente prima al Siviglia, poi nell’Argentina e, dopo una parentesi come allenatore della nazionale Under 20, nell’agosto 2018, viene scelto per guidare la nazionale argentina come ‘c.t. ad interim’: con la sua Scaloneta ha collezionato una media punti di 2,32 in 57 partite, 40 vittorie, 12 pareggi e solo 5 sconfitte. “Partito con la difesa a tre, nel corso del Mondiale è passato al 4-3-3, un’intuizione tattica che insieme a un’innata duttilità e una grande intelligenza e visione d’insieme aveva già nell’Atalanta e l’hanno portato in alto in questo percorso”, conclude Colantuono.
Incules facile parlare dopo
Dai su …non esagerare adesso Colantuono🤷🤷🤷
Per quello che giocava poco…
Meglio di te…