
Non sarà un mercato facile, ma l’Atalanta potrà approfittare di alcuni recuperi d’eccellenza ‘a zero’, da Palomino a Zappacosta
“Scalvini e Ruggeri restano dove sono, ma non è il caso di entrare nei dettagli: c’è tutto il mese per operare, la situazione è fluida e complicata”. Le parole del presidente dell’Atalanta Antonio Percassi non lasciano spazio a dubbi: sarà un mercato difficile e in continuo mutamento quello di riparazione invernale. Eppure la squadra di Gasperini due certezze le ha: Scalvini e Ruggeri non partiranno. Con l’esterno classe 2002, l‘Atalanta ha trovato il mancino naturale che le mancava sulla fascia sinistra, facendole risparmiare tra i 7 (il costo di Doig) e i 21 (il prezzo di Sosa) milioni di euro.
Non solo, un mese e mezzo fa mister Gasperini ha ritrovato anche il suo ministro della difesa Palomino, reintegrato dopo la sospensione per doping, e venerdì anche l’esterno Zappacosta, in campo dopo 109 giorni e due ricadute al retto femorale. Tre acquisti fondamentali, a costo zero, nei reparti più preziosi. Visto l’affollamento in area piccola, l’unica zona del campo che resta più scoperta è la mediana. Ma anche qui il Gasp sta tentando l’esperimento: oltre a Ederson, il brasiliano ha ancora un enorme potenziale di crescita, per dare il cambio agli inossidabili olandesi de Roon e Koopmeiners, lancia Maehle, il duttile rinforzo pescato in casa propria.
Dato che la rosa è lunga e potrebbe non accorciarsi, e dato che a loro volta anche le entrate potrebbero scarseggiare, re-interpretare le forze ‘made in Bergamo’ appare la soluzione più logica e conveniente ai nerazzurri. E chissà se sarà così anche per il terzo Rossi, che a Siviglia ha dato il cambio a Musso all’ultimo minuto, candidandosi vice per un giorno.
