
L’accenno al “diciassettenne di Zingonia” nel dopogara con l’AZ suona a conferma del nuovo corso: Palestra futuro big in corsia
Pista al “diciassettenne di Zingonia”, definito “molto promettente” e “sotto osservazione”. Senza citarlo per nome, Gian Piero Gasperini su Marco Palestra ha speso quella che suona come l’investitura a futuro big in corsia. A destra, perché a sinistra “di mancino c’è soltanto Matteo Ruggeri“. L’allenatore dell’Atalanta ha utilizzato il dopogara con l’AZ Alkmaar per mandare il messaggio urbi et orbi, a uso interno, anche relativamente ai rapporti burrascosi con una stampa accusata di volere i risultati tutti e subito nell’annata del ritorno alle origini: “Valorizzare per vendere e reinvestire”. E il ragazzo milanese che sfreccia alla velocità dell’Hans Hateboer dei tempi migliori.
LA PALESTRA DI ZINGONIA. Destinato a raggiungere la maggiore età il 3 marzo del 2023, Palestra è stato gettato nella fossa dei leoni a due riprese. Gradualmente, passo dopo passo, al netto delle partite d’allenamento infrasettimanali al Centro Sportivo Bortolotti. Panchina il 9 dicembre nel Trofeo Bortolotti contro l’Eintracht, due minuti più recuperino a Nizza il terzo venerdì del mese, subentrando al tuttosinistro zognese con sequela a mancina di Joakim Maehle. Mai pausa per i Mondiali a metà stagione fu più propizia, per un lancio in grande stile, benché dal minutaggio centellinato.
LA PALESTRA DEL GASP. 1 gol e 3 assist, finora, nella campagna della Primavera di Marco Fioretto interrotta anch’essa dall’eccezione qatariota. Utilizzato basso a quattro e a tutta fascia quando si difende a tre. Destro naturale, dedito a volatone e cross più che a recuperi e diagonali difensive, l’aspetto tecnico da sviluppare, il meneghino ha un fisico e un plafond atletico da spaccare il mondo, uniti a una velocità in progressione che ne fa un gemello diverso del cavallone olandese. Le gerarchie da scalare assomigliano a tapponi dolomitici, specie a desso che Davide Zappacosta pare avviato sulla via del ritorno al cento per cento della condizione. Ma intanto l’investitura del comandante in capo c’è. Più netta delle polemiche coi mass media.
