Il colombiano irresistibile e scatenato nell’ultimo test dell’anno in sede a Zingonia. Muriel fa doppietta, a segno anche Scalvini
Quadruplo Duvan e doppio Lucho, più coperto e contorno. L’Atalanta raggiunge la doppia cifra per sbrigare la pratica Crema nell’ultimo test dell’anno. Nel primo tempo serve un po’ per scaldarsi. Rompe il ghiaccio chirurgicamente Malinovskyi davanti alla lunetta, assistito dallo scarico del migliore in campo raggiunto a sua volta da Soppy, direzionando nell’angolino la palla bassa, quindi il futuro pokerista Zapata converte sotto la traversa con una gran girata la percussione rimpallata di Pasalic, che poi infila il tap-in su assist di Muriel a ruota di un nuovo conato del Toro di Cali respinto e Zappacosta che piega le mani di sinistro al portiere altrui sul primo palo.
CREMA A ZINGONIA. Non tutte rose e fiori, visto che i Cremini, tenendo in ghiaccio per un tempo l’ex Filippo Grassi, si rendono pericolosi soprattutto col loro centravanti, lanciato in contropiede e chiuso al 19′ da Okoli in extremis, e con Groppelli che a stretto giro di posta ci prova di seconda alzando la mira sul primo angolo calciato da Ricozzi.
ZAPATA SI SCATENA. Forse punto sul vivo dalle critiche mossegli dall’allenatore Gian Piero Gasperini per aver “scippato” il rigore contro l’AZ agli specialisti Koopmeiners e Muriel, nella ripresa il migliore di giornata si scatena. Dapprima allunga la zampata mancina per ribadire nel sacco dopo la saracinesca di Aiolfi sull’ucraino sull’onda lunga dell’azione cominciata da Maehle. Seguono i salvataggi di Cerri, dello stesso numero 12 per dire di no al fin lì doppiettista e al precedente tiratore e, novità assoluta, di Rossi sul possibile gol della bandiera di Gallo (11′), sostituto del nervoso Recino e raggiunto da Lovaglio. L’assolo vincente di Abbà (contrastato vanamente dal braccetto destro atalantino) precede di poco l’errore di misura di Soppy e il mani in caduta con cui Brero ferma ancora Duvan provocando il penalty di Muriel, in seguito doppiettista grazie al filtrante di Vorlicky sotto il montante. Sbatte invece sul palo il diagonale sinistro del mattatore del venerdì pomeriggio, destinato a chiuderla di testa su traversone di Zortea, mentre Scalvini mette all’incrocio la palla allungatagli da Palestra direttamene da rimessa laterale.
Atalanta – Crema 10-1 (4-0)
ATALANTA (3-4-1-2): Rossi; Zortea, Okoli, Scalvini; Soppy, Maehle (32′ st Vorlicky), Pasalic, Zappacosta (27′ st Palestra); Malinovskyi; Muriel, Zapata.
A disp.: 47 Bertini, 43 Tavanti.
All.: Gian Piero Gasperini.
CREMA (4-3-3): Peschieri (1′ st Aiolfi); Nesci (1′ st Spaneshi), Bajic (24′ pt Brero), Cerri (cap.), Groppelli (1′ st Grassi); Bignami, Ricozzi (27′ st Georgiev), De Milato (1′ st Abbà); Lovaglio (17′ st Meleqi), Recino (1′ st Gallo), Tosi (1′ st Madiotto).
A disp.: 22 Melchiori, 23 Morra Bean.
All.: Stefano Bellinzaghi.
Arbitro: Tremolada di Monza (Boggiani di Monza, Morotti di Bergamo).
RETI: 11′ pt Malinovsky (A), 22′ pt Zapata (A), 31′ pt Pasalic (A), 44′ pt Zappacosta (A), 4′ st Zapata (A), 21′ st Abbà (C), 28′ st rig. Muriel (A), 32′ st Zapata (A), 38′ st Scalvini (A), 41′ st Muriel (A), 44′ st Zapata (A).
Note: corner 7-3.
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La qualità della squadra è’ quella che passa il convento in questo momento, giusta la scelta del Gasp palla lunga e pedalare
Ha ragione il Gasp chi subentra non fa la differenza se non hanno appetito, che cambino ristorante
Inutili paragoni
Poker al Crema, ma vorremmo qualcosa di più in campionato.
Bene la prova di Zappacosta, ha dimostrato che vuole tornare in campo da protagonista.
Maaaa vaaa cagaaaa con tutto il rispetto x il crema di scatena cos’è.era ieri doveva segnare il rigore