L’ultimo impegno ufficiale risaliva all’11 novembre
Dopo una lunga pausa che ha, al pari della Serie A, coinvolto il Campionato Primavera1 durante la sosta per il Mondiale qatariota, anche il massimo campionato giovanile d’Italia è pronto a riproporsi ad appassionati ed addetti ai lavori. Un contesto che vedrà la Primavera di Marco Fioretto impegnata tra due fuochi: tenere più lontana possibile la zona playout e mostrare un cambio di rotta, soprattutto a livello di continuità, nell’anno 2023. Gli stessi playoff, in fin dei conti, distano solo una manciata abbondante di punti al momento, nell’ambito di una grossa bagarre che sta coinvolgendo gran parte delle 18 squadre partecipanti al torneo.
Venerdì pomeriggio De Nipoti e compagni saliranno sul volo per Cagliari nella speranza di portare a casa punti preziosi. Non sarà facile, anche perché la formazione avversaria ha dato segnali di grossa svolta nelle ultime settimane prima dello stop, portando a casa 9 punti su 9 di fila dopo il tennistico 6-0 subito a Vinovo in casa della Juventus.
L’AVVERSARIO – Rispetto allo scorso anno la formazione sarda ha cambiato parecchio, a partire dalla guida tecnica: non c’è più l’ex bandiera Agostini, promosso in prima squadra a fine anno e suo malgrado tecnico seduto sulla panchina rossoblù il giorno della retrocessione. Fu il vero artefice di una grande stagione, conclusa al terzo posto in regular season e per qualche settimana cullante anche il sogno Scudetto, poi sfumato per via di una clamorosa rimonta dell’Inter, da 0-3 a 3-3 in dodici minuti, in semifinale a Sassuolo. Rispetto al recente passato non si segnalano più i vari Obert, Kourfalidis e Luvumbo, ottimi pezzi rintracciati sul mercato internazionale e diventati risorse al “piano di sopra”, ma non mancano gli elementi di livello, su tutti il difensore Veroli, acquistato per ben 700mila euro dal Pescara in estate, il metodista Carboni e la mezzala Cavuoti, classe 2003, ma meritano una menzione anche i ricami dell’estroso Vinciguerra, attaccante tascabile napoletano leva 2005. Il “giovane Casteddu” ha la pecca di non avere stoccatori fissi: il massimo realizzatore è lo slovacco Griger, autore di 3 reti e ora più in fiducia dopo un adattamento all’Italia non propriamente facile
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