Subire un gol e poi riprendersi, ma non sempre: questo il focus sull’Atalanta e le partite iniziate ‘in salita’
“Il 2023 è partito male, con due recidive su due: Gyasi all’8’ nel 2-2 con lo Spezia e Orsolini al 6’ per l’1-2 finale a Bologna. Nell’anno solare 2022 l’Atalanta è invece incappata in avvii horror per 5 volte, e non sempre è finita bene: Piątek al 9’ (2-3 per la Fiorentina), Aránguiz del Leverkusen all’11’ (3-2 per il Gasp), Insigne al 14’ (1-3 per il Napoli), Sanabria al 4’ (4-4 col Toro), Zaccagni al 10’ lo scorso ottobre (0-2 per la Lazio), infine il gol di Evjen dopo 35″ nel test con l’AZ. Partenze a rilento e approcci sbagliati pericolosi: domenica arriva a Bergamo la Salernitana di Piątek, uno abituato a sparare la cartuccia al calcio d’inizio”. Sul ‘Corriere della Sera Bergamo’ in edicola c’è un approfondimento relativo alle partenze ‘in salita’ dell’Atalanta.
Ma basta con questi articoli negativi . È un anno di transizione e bisogna cercare sempre di guardare il lato positivo .dalla Champions alla C sempre Dea .
Si accorgono ora?
Saranno anni che l’Atalanta parte sempre sotto
In parte è corretto dobbiamo partire subito dal primo minuto in pressing finché non riprendiamo possesso palla poi ripresa la palla siamo bravi ad essere pericolosi. Invece di solito stiamo lì ad aspettare e ci infilano…
Giusto oggi altrove si scrive
Sono infatti 72 i gol realizzati nei primi dieci minuti del primo tempo delle partire in cui è scesa in campo la Dea: 36 quelli a favore e 36 quelli subiti.
Il problema è Musso