Nell’agosto del 2014 l’allora ministro dell’interno Angelino Alfano promosse un decreto sulla sicurezza negli stadi
Tra le varie misure prese dal governo nel 2014, dopo la morte di Ciro Esposito, ci fu anche il divieto di trasferta per i tifosi delle squadre coinvolte in gravi episodi di violenza. La misura venne applicata per la prima volta nell’autunno 2014, dopo i gravi incidenti che seguirono Atalanta-Roma del 22 novembre, quando i tifosi bergamaschi a fine partita attaccarono i romanisti e la polizia che li scortava, usando bombe carta contenenti chiodi e bulloni e causando il ferimento di 6 operatori di Polizia, oltre al danneggiamento di tre automezzi.
Come ricorda La Gazzetta dello Sport, ai tifosi atalantini fu vietato di seguire la loro squadra in trasferta per tre mesi. Il club bergamasco reagì contestando quella sorta dio ‘responsabilità oggettiva’ che aveva portato alla squalifica dell’intera tifoseria atalantina.