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In ascesa ma ora ai box, occhio alle prospettive di Ludovico Gelmi

Il portiere di Brusaporto era tra i migliori per rendimento in C, poi la lesione parziale al crociato ha chiuso anzitempo la sua stagione

Nel novero di talenti che ha, lungo il percorso del settore giovanile sin dalle annate meno mature, caratterizzato la leva 2001 di Zingonia, forse il suo nome non era il più pubblicizzato, ma il profilo è sempre stato di ottimo livello a detta di tutti gli addetti ai lavori. Sensazioni peraltro confermate dal buon numero di convocazioni nelle nazionali giovanili sin dall’Under 15, con tanto di medaglia di bronzo all’Euro U17 inglese del 2018, e ripetutesi nel tempo fino a maggio scorso in U20 con il ct Alberto Bollini. Ludovico Gelmi, estremo difensore cresciuto sui campi del Bortolotti e sotto l’attento occhio dei preparatori del vivaio orobico, di fatto, può dire di non aver assolutamente deluso le attese sul suo conto, considerando anche il fatto che il ruolo del portiere è spesso legato a dinamiche assai particolari in quello che è lo sviluppo del percorso professionale.

UN PERCORSO A TAPPE – Dopo la Primavera, nei fatti, di chance in Serie A e in Serie B, ad esclusione di ruoli marginali, è possibile averne solo se l’etichetta che il ragazzo ha addosso è quella di predestinato o quasi. Per portare esempi, tra i ragazzi italiani quelli che hanno avuto occasioni di questo prestigio alla prima “tornata” della propria vista sportiva professionistica, negli anni, sono stati molto pochi: Scuffet, Audero, Meret, ovviamente Donnarumma. Uno degli ultimi è stato Marco Carnesecchi, con cui Gelmi aveva condiviso spogliatoio e allenamenti nel 2018/19. Il portiere romagnolo, peraltro, fu costretto a sudarselo il posto da titolare, visto che inizialmente mister Baldini aveva insignito del ruolo di titolare il più esperto Dini, portiere della promozione dalla C alla cadetteria con Italiano. Gli unici altri ragazzi nati nel terzo millennio che hanno avuto possibilità di misurarsi subito con la B sono stati Alessandro Russo (2001, a Chiavari) e Stefano Turati, entrambi di proprietà del Sassuolo. Visti i dati, forse, meglio agire per gradi e un piede avanti l’altro, passo per passo. Ludovico ha abbracciato questa filosofia, trovando piazze che potessero permettergli eventualmente di conoscere le categorie più importanti con il temp: prima più vicino a casa, dividendosi tra Salò e Vercelli nella passata stagione, poi cambiando totalmente contesto, addirittura non sul Continente ma in Sardegna, tra le fila dell’Olbia.

In Sardegna, nei primi mesi di questo 2022/23, si stava segnalando come uno dei migliori portieri del girone per rendimento, con tanto di antenne ben puntate di un paio di club di Serie B molto ben ritte sul suo conto. Uno dei due, tra le altre cose, era il Cagliari, che con i galluresi ha intrapreso da anni una sorta di partnership volta a una sorta di reciproca simbiosi, spesso legata anche a proficui scambi di calciatori ove necessario: i profili più di livello possono addirittura fare il doppio salto, e il Casteddu può sfruttare la formazione in maglia bianca per far crescere i prospetti della propria Under 19.

L’INFORTUNIO A REGGIO – La sorte, però, non è stata clemente con Gelmi, visto che in occasione del match dello scorso 10 dicembre in casa della Reggiana ha rimediato la lesione di legamento crociato posteriore e menisco del ginocchio sinistro a seguito di uno scontro di gioco. Un incidente di percorso che lo metterà fuori causa per tutto il resto dell’anno calcistico, di fatto rimandando i discorsi agonistici legati alla sua crescita e alle sue future prospettive alla prossima estate. Ora la priorità è, ovviamente, solo una: guarire al meglio per abbracciare nuove sfide, in attesa di capire quali e in che contesto saranno. Ad avere un occhio vigile sul portiere di Brusaporto sarà anche l’Atalanta, che peraltro deve ancora capire come definire i propri quadri nel ruolo la prossima estate, considerato l’ormai certo addio di Sportiello a giugno, una volta scaduto l’accordo che lo lega al club. La società nerazzurra, nel mentre, sta curando da vicino ogni aspetto legato al recupero post-operatorio del ragazzo, ora a Bergamo da qualche settimana.

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