Due rigori procurati e lo stesso avversario infilato per chiudere il primo tempo: Hojlund batte Fazio nel modulo a specchio
Il 3-4-3 a immagine e somiglianza di quello dell’Atalanta è costato carissimo alla Salernitana. Davide Nicola, come in una favola al rovescio, è il cigno che, provando a specchiarsi nel modulo dell’Atalanta, ha finito per vedere riflessa l’immagine del brutto anatroccolo. Perché, accettando l’uno contro uno sistematico in attesa di abbassare a mezzala Vilhena (ala tattica, teorico trequartista in pressione sul portatore di palla) nella ripresa, i granata hanno consegnato Fazio nelle mani di Hojlund.
MODULI A SPECCHIO: VINCE HOJLUND. Il 2003 danese, che puntava giocoforza il compassato perno avversario, l’ha gabbato tre volte, facendolo cadere nella trappola del fallo da rigore in due occasioni, prima sul lato corto e quindi per vie centrali, per poi affondare come lama nel burro grazie a corsa e sinistro a incrociare suggerito da De Roon. Piatek e Dia, che puntavano Palomino e Toloi, sono riusciti invece a spuntarla solo nella spizzata più spaccata del temporaneo 1-1. Nicolussi Caviglia, infine, ha fatto il play basso. Curiosità, nell’analisi tattica firmata L’Eco di Bergamo: l’inedito di Koopmeiners ala destra con Maehle mediano sinistro.