
Il trofeo era solo agli ottavi, ma compatibilmente col doppio impegno settimanale Gasperini ha fatto poco turnover
Poco turnover, uguale grande importanza attribuita alla Coppa Italia. L’Atalanta vista con lo Spezia nell’ottavo di finale secco in casa è partita con sei titolari su undici già visti la domenica prima nella più congrua goleada alla Salernitana. Eppure i cambi in corso d’opera, sottolinea L’Eco di Bergamo, hanno regalato minutaggio nelle gambe, a mo’ di allenamento, in vista del big match di campionato con la Juventus.
COPPA ITALIA E TURNOVER. L’allenatore Gian Piero Gasperini, dunque, non s’è fidato a stravolgere la formazione, facendo tesoro delle uscite repentine di Milan e Napoli dalla competizione dopo aver forse preso sottogamba i rispettivi impegni senza schierare tutti i migliori dal kick off. Dentro da subito Musso, due terzi della difesa con Scalvini e Palomino, il metronomo Koopmeiners, due terzi dell’attacco ovvero Lookman e Boga.
TURNOVER E JUVENTUS. Di contro, nella ripresa, subito staffetta in mezzo tra Ederson e De Roon, titolari obbligati all’Allianz Stadium causa assenza per squalifica del mancino olandese, e ingressi obbligati di Toloi e Hojlund per gli infortuni rispettivamente del braccetto palazzolese e Zapata. Sugli esterni, invece, defezione forzata di Zappacosta e riposo per Ruggeri.
